L’ARMA PIÙ POTENTE PER VINCERE LA GUERRA CONTRO L’ISIS: L’ISLAMISMO.


 

La maggior parte dei terroristi dell'ISIS ha meno di 30 anni. È  un fatto. E allora, forse, più che i cacciabombardieri, gli eserciti, le azioni politiche dei governi dell'Occidente, o comunque non solo, è possibile che l’arma più potente contro costoro sia proprio l'islamismo.


L’islamismo delle mamme. 

Perché se le mamme cominceranno a dire ai loro figli: “Basta di raccontarmi palle, Aziz, so benissimo che la religione non c’entra niente con quello che stai facendo! 

Sei diventato un bandito, un criminale che va in giro ad uccidere la gente per denaro, altro che per motivi religiosi! Tu non frequentavi la moschea, prima! 

Trovati una brava ragazza -la tua ex ragazza, Fatima, ti ha lasciato perché non ti considerava affidabile- trovati un lavoro, e fatti una famiglia! Fai in modo che io non debba vergognarmi di te!”


L’islamismo dei padri:

Che dicano ai figli: “Smettila di fare il pazzo, Ahmed, e di andare in giro ad uccidere, e a rischiare la vita. Trovati un lavoro da uomo, e non da assassino. Smettila di dire che combatti per Allah, contro gli infedeli! 

Noi Musulmani professiamo una religione di pace, misericordia e perdono, e non di violenza. Questo è quello che io ti ho insegnato, figlio mio, e tu lo ricordi benissimo. 

Non puoi pensare di prendere in giro me, tuo padre, il cui cuore è macerato dal dolore di sapere che suo figlio è diventato un assassino per il vile denaro. Altro che un eroe! 

Sanno tutti che il business dei tuoi capi è, attualmente, 250.000 barili al giorno di petrolio, che a 40 dollari l’uno fanno 10 milioni di dollari al giorno. 

Di questi 10 milioni probabilmente ai tuoi capi ne danno la metà, perché è petrolio che gronda sangue, ed è con le briciole di quei soldi che pagano te. 

Per allargare il territorio di questo vostro stato, in modo di avere più petrolio, ti fanno combattere questa guerra fatta di esecuzioni sommarie e di terrore. 

E dite di combattere una guerra di religione, una guerra per difendere le nostre tradizioni! 

Ma smettila di raccontare cazzate, figlio mio! 

La storia del nostro popolo racconta di battaglie combattute con onore e dignità! 

Che onore c’è nel tagliare la testa a qualcuno legato mani e piedi, e che non può difendersi?  

Dove è la dignità nel massacrare civili inermi? 

E questo gridare in nome di Allah! 

Non ti rendi conto che è una bestemmia? 

Che un islamico vero non può non sentirlo come una bestemmia? 

Questa ricerca di giustificazione in una guerra santa contro i Cristiani, poi!  

Islam e Cristianesimo hanno le stesse origini. Insieme con il Giudaismo, risalgono al profeta e patriarca Abramo, e i tre profeti discendono direttamente dai figli di quest'ultimo: Muhammad dal maggiore, Ismaele, e Mosè e Gesù da Isacco. 

Vattene dalla mia casa, Ahmed, figlio mio, e non tornare fino a quando non avrai capito cosa è un islamico vero! 

Che, se vuole sentirsi un eroe, e vuole che i suoi connazionali e correligionari lo considerino un eroe, può andare ad ammazzare i suoi capi politici storici, che non hanno mai diviso e non dividono equamente fra la gente le risorse del petrolio, e cercare di instaurare una democrazia! 

Allora io piangerei perché mio figlio rischia la vita, ma sarei orgoglioso di lui, e lo considererei un eroe. 

Tu invece ti sei fatto assoldare da altri uomini ingiusti, e sei diventato un assassino per qualche moneta in più! Vattene da questa casa, Ahmed!”


L’islamismo delle mogli, delle fidanzate e delle sorelle e dei fratelli, che dichiarino al loro caro la vergogna che provano ad avere per marito, per padre dei loro figli, per fratello o sorella una persona che uccide per denaro, per il potere, per quei dieci milioni di dollari al giorno di petrolio.

 

L’ISIS è una banda di criminali costituita da poche migliaia di persone. È crimine organizzato, come una delle tante mafie internazionali, quella italiana, o quella cinese, o quella russa, o quella colombiana, o una di quelle dei tanti regimi dittatoriali  in giro per il mondo. Gente pronta a qualunque violenza per denaro, solo ed esclusivamente per denaro. I loro eserciti sono fatti di povera gente diabolicamente raggirata dai capi dell’organizzazione. 

Hanno voluto darsi un nome, e si sono chiamati Stato Islamico (IS), credendo di riuscire a nascondersi dietro una religione. 

Forse è stato il peggiore degli errori. Perché il mondo è pieno di islamici veri. Quelli che non permetteranno a questi banditi di agire a loro nome. Not in my name!

E quando le madri ed i padri, e le sorelle ed i fratelli, diranno la stessa cosa ad Aziz, ad Hameed, a Bashaar, a Yoosuf, a Tariq, o a Nadia, a Salma, a Leena, o a Fatima, cacciandoli dalle loro case, l’esercito di questi criminali resterà senza soldati.

Ecco perché penso che l’arma più potente per vincere questa guerra sia l’islamismo.


Sono, come tutti sapete, cattolico, apostolico, romano. Ma ho girato per anni il Nord Africa, tutto il Maghreb, dall'Oasi di Siwa allo stretto di Gibilterra, ed ho conosciuto e frequentato arabi di religione islamica, assolutamente diversi da quelli di cui leggo e ascolto sui media di questi tempi. Algerini, tunisini e marocchini, fantastici agricoltori, che amano la terra ed il proprio lavoro. Libici ingegnosi ed egiziani colti, genti con cui era piacevole parlare di ogni cosa. Anche di religione. Perchè la spiritualità -non dimentichiamolo- la sensibilità ai valori spirituali, e quindi la religiosità, sono innate negli umani.



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