CALENDA: "HO RACCOLTO OLTRE 2 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI PRIVATI IN 13 MESI"
Per capire una persona
si deve sapere anche di chi è figlio e nipote, dove e come è vissuto da bambino
e da adolescente, e come è diventato uomo (La stecca vien dal legno, si
dice dalle mie parti).
Bisogna sapere se ha debiti da pagare, ove per debiti devono intendersi anche quelli di riconoscenza e quelli che inconsapevolmente abbiamo verso coloro che sono stati nostri Maestri di vita; perché vorremmo essere, o diventare, come loro.Alcuni di noi, poi, hanno traguardi da raggiungere PERCHÉ NON SONO CAPACI DI SENTIRSI MENO DI ALTRI, E A VOLTE QUESTI ALTRI SONO GENITORI, NONNI, BISNONNI, ZII, FRATELLI, SORELLE.
È sciocco, ma accade.
Carlo Calenda nasce a Roma, nel 1973, da:
Fabio Calenda, economista, giornalista e scrittore, figlio di
Carlo Calenda (nonno del nostro Carlo), Ambasciatore d'Italia in Libia,
India e Nepal, e consigliere del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e nipote
di Felice Ippolito, uno dei promotori dello sviluppo dell'industria
nucleare italiana,
e da
Cristina Comencini, grande regista, figlia del celebre regista Luigi
Comencini, la cui moglie era la
principessa Giulia Grifeo di Partanna, appartenente a una nobile famiglia
siciliana.
La sorella è Giulia
Calenda, scrittrice e sceneggiatrice di film importanti e premiatissimi
(uno per tutti: 'Il più bel giorno della mia vita', Nastro d'argento 2002).
È nipote di Paola e
Francesca Comencini.
Il nostro, nel 1984,
all'età di 11 anni, recita insieme alla madre nello sceneggiato televisivo
Cuore, diretto dal nonno Luigi, interpretando il protagonista, lo scolaro
Enrico Bottini.
Cresce nel rione
Prati, frequenta il liceo classico Mamiani, si laurea in giurisprudenza alla
Sapienza con 107/110.
Entra alla Ferrari, a
Maranello, nel 1998 come stagista, e ci rimane per cinque anni prima come
impiegato, poi da funzionario, fino a diventare, con Luca Cordero di
Montezemolo, responsabile della gestione relazioni con i clienti e responsabile
relazioni con le istituzioni finanziarie.
In Confindustria (con
Montezemolo Presidente) prima assistente del Presidente e poi direttore
dell'area strategica e affari internazionali.
Inutile, per la nostra
ricerca, andare oltre.
Pertanto.
È vero quanto da lui
dichiarato (‘Ho raccolto oltre 2 milioni di euro di contributi privati in 13
mesi). Bisogna vedere se riesce a fare altrettanto i successivi 13, e,
soprattutto, se questi contributi sono debiti da pagare. Le elargizioni più
generose sembra siano arrivate dal patron di Prada, Patrizio Bertelli, dagli
Zegna, dai Rocca della Techint e da Giovanni Arvedi (siderurgia); Renzo Rosso, Pier
Luigi Loro Piana, Alberto Bombassei, Yamamay, Cimmino, Riello, Giuseppe Ambrosi,
e con cifre piccole e grandi altri manager e imprenditori che un tempo si
svenavano per Berlusconi.
Un dato, in assoluto,
è interessante: nei finanziamenti arrivati da persone giuridiche (società, e
non singoli imprenditori), Calenda ha raccolto, nello stesso periodo, una cifra
nove volte superiore a quanto raccolto da Renzi.
Dal punto di vista
caratteriale che ritengo essere il più importante, quando si parla di un
Personaggio (maiuscola voluta perché dovuta), ribadisco l'importanza di
quanto evidenziato nel titolo e nella prima parte di questo pezzo.