Per fare un tavolo ci vuole il legno . . . PER FARE ANALISI CI VOGLIONO I NUMERI


 


PREMESSA.

Non parlerò di Ucraina, oggi, non perchè insensibile alle terribili ed ingiuste disgrazie che quel popolo sta vivendo, delle cui sofferenze mi sento partecipe, e di cui parlo spesso, ma solo perchè voglio far capire, a chi possa essere interessato, la situazione attuale del popolo russo.


La Federazione Russa ingloba al suo interno, tra le 85 entità federali in cui è suddivisa, 22 Repubbliche.

La maggioranza delle Repubbliche rappresentano aree abitate da popoli di etnia non russa.

 

Conta, complessivamente, 143,4 milioni di abitanti, l’80% dei quali (117 milioni) vive in aree urbane.

27,3 milioni vivono in 10 città, ognuna di circa 3 milioni di abitanti;

72,7 milioni vivono in 42 città, ognuna con una popolazione tra 1 e 3 milioni di abitanti;

14,2 milioni vivono in 19 città con una popolazione tra 500 mila ed 1 milione di abitanti

3,1 milioni vivono in 12 città con una popolazione superiore a 100 mila abitanti.

 

Pertanto, 117,3 milioni di russi (più dell’80%) vivono In 83 nuclei urbani.

 

La popolazione della Russia ha un'età media di 38 anni.

Il tasso di crescita della popolazione è sceso dal 1,68% nel 1954 al -0,43% nel 2002, con un miglioramento dello 0,01% nel 2016.

La struttura per età rivela che il 16,4% è nella fascia di età 0-14 anni; il 10,7% tra 15 e 24 anni; il 45,8% tra 25 e 54 anni; il 13,8% tra 55 e 64 anni e il 13,3% della popolazione è più vecchia di 65 anni.

Il 75% della popolazione è cristiano ortodossa, il 5% musulmana, e cattolici, protestanti, ebrei e buddisti rappresentano circa il 1% ciascuno.

L'aspettativa di vita per gli uomini russi è 64 anni (15 anni in meno rispetto ai paesi europei avanzati), e per le donne 74.


SOSTENITORI DEL REGIME, DISSIDENTI, RESISTENTI ORGANIZZATI.

La Storia ci insegna che fino al momento antecedente il crollo, è impossibile calcolare in modo attendibile questi dati, in un Regime dittatoriale che, oltre la violenza della falsa comunicazione, pratica anche quella fisica, terrorizzando il popolo con carcerazioni, lavori forzati, campi di lavoro e riabilitazione, rapimenti di bambini ed omicidi.

Posso solo dire che  viejos amigos rebeldes, seann charaidean ceannairceach,  lagun errebelde zaharrak, e similicredo che direbbero che non è difficile organizzare la ribellione in così poche grandi città. La grande città, infatti, ha la caratteristica di saper moltiplicare in maniera esponenziale i focolai della dissidenza generica, riuscendo a tramutarli rapidamente in resistenza organizzata; la metropoli nasconde facilmente. 

Di contro, per le forze del regime è difficilissimo controllare milioni di persone concentrate in aree ad alta densità abitativa. 

Gli strumenti di comunicazione del terzo millennio consentono di comunicare facilmente. 

Tengo contatti giornalieri con persone e gruppi via social, che ormai hanno imparato ad eludere i controlli della FSB (ex KGB). 

Nonostante Facebook, Instagram , TikTok e Twitter siano stati chiusi dal regime, WhatsApp ancora funzia, e Telegram è stato riammesso, quando l'FSB si è resa conto che nonostante fosse irraggiungibile tramite le connessioni Internet tradizionali, i russi continuavano ad utilizzarlo tramite telefonia satellitare. Un paio di dirigenti dell'FSB sono stati accusati di manifesta incapacità di contrastare quel fenomeno; sono stati destituiti e sono spariti

Nel giro di una settimana erano entrati, dal confine finlandese, 5.000 telefonini satellitari, con schede di compagnie straniere, che consentivano ai giovani russi di connettersi a qualunque social via etere, bypassando i controlli dei Servizi.

I pagamenti digitali non funzionano più, per lo stop di Mastercard e Visa alle carte di credito in Russia, per effetto delle sanzioni. Secondo Statista, il 29% dei cittadini russi usava Google Pay nel 2020, e il 20% pagava con Apple Pay.

Come ci sentiremmo noi italiani se ci venisse inibito l'uso delle carte per pagare gli acquisti via Internet al di fuori del nostro Paese?

Attualmente i russi possono acquistare solo da aziende russe con magazzini in Russia; e non possono uscire dal Paese, perchè non saprebbero come pagare nemmeno un fine settimana in Finlandia, in Estonia, in Lituania, in Lettonia, a Praga, piuttosto che a Budapest, tutte destinazioni entro i 3-4-5-600 km, che prima raggiungevano, nel fine settimana, in auto o con un ora di volo.

Vogliamo calcolare quanti russi sono arrabbiati? Non è difficile! Credetemi!

Credete davvero che i russi possano essere felici di veder morire figli e fratelli in una guerra ingiusta e crudele?

Credete davvero che non siano consapevoli che ci vorranno decenni prima di tornare ad essere accettati per ciò che sono -brava gente- dopo che tutto sarà finito? Quanto tempo ci è voluto, a tedeschi, italiani e giapponesi, dopo la seconda guerra mondiale, per tornare ad essere di nuovo bene accetti nel consesso mondiale?

Quindi, e concludo, smettiamola di dichiarare fandonie di un presunto consenso di cui Putin godrebbe dal suo popolo. 

I russi sono gente eccezionale. Conosco bene, e personalmente, tantissimi russi. Da anni. Dai tempi di Gorbaciov, dell'inizio della Glasnost' e della perestrojka.

Amicizie che durano da trent'anni. Altre ancora sono nate, più tardi, con le generazioni successive. Intrattengo rapporti di amicizia, stima e rispetto con loro, e sono davvero costernato e addolorato per tutto ciò che sta accadendo in quel meraviglioso Paese.

Auguro loro, con tutto il cuore, di tornare presto liberi.

Ricordo loro che El Pueblo, Unido, Jamas Serà Vencido!


Ribadisco, in ultimo, quanto dichiarato in premessa: NON HO VOLUTO PARLARE DI UCRAINA, oggi, non perchè insensibile alle terribili ed ingiuste disgrazie che quel popolo sta vivendo, delle cui sofferenze mi sento partecipe, e di cui parlo spesso, ma solo perchè volevo far capire, a chi possa essere interessato, la situazione attuale del popolo russo.

Buona giornata a tutti.




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