DELLA RICERCA DELLA CONOSCENZA
La
ricerca della conoscenza prevede lavoro analitico su fatti documentati; è
lavoro, fatica, sudore, finalizzati ad escludere riflessioni filosofiche, per
concentrarsi sulle cause reali di un evento, che quasi sempre sono denaro e
potere.
Le
attuali tragiche vicende nate dall'azione dei terroristi di Hamas, che
coinvolgono israeliani e palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza e in
Cisgiordania, vanno analizzate dai due (e solo due) punti di vista utili
all'individuazione del casus belli:
-
l'inattesa evoluzione demografica dei due gruppi etnici (ebrei ed arabi) negli
ultimi 70 anni;
-
i giacimenti di gas nelle acque territoriali antistanti Gaza.
1. L'EVOLUZIONE DEMOGRAFICA
-
Nel 1949, al tempo della guerra arabo-israeliana (maggio '48-luglio '49)
la popolazione su TUTTO IL TERRITORIO (Israele + Palestina) era la seguente
(fonte ebraica, la fonte araba cita meno ebrei e più arabi):
Ebrei 543.000; non ebrei 1.267.000; totale 1.810.000
- Nel 2022, secondo la stessa fonte (Israel's Central Bureau of Statistics), MA
RELATIVAMENTE AL SOLO STATO DI ISRAELE, i dati sono i seguenti:
Ebrei 7.106.000; non ebrei 2.550.000; totale 9.656.000
La popolazione israeliana complessiva è per il 73,6% composta da ebrei,
il 21,1% da arabi ed il 5,3% da 'altri'.
Tra
gli ebrei il 68% è nato in Israele (principalmente israeliani di seconda o
terza generazione), il 22% proviene dall'Europa o dalle Americhe mentre il 10%
proviene dall'Asia e dall'Africa (inclusi quelli provenienti da nazioni Arabe).
Nota Bene: il numero di cittadini
israeliani non ebrei è poco o per
niente noto; sono cittadini come tutti gli altri, non sono certo una minoranza
(il 26,4% non può definirsi una
minoranza; con una percentuale simile in Italia si governa!); chissà perché
questo aspetto non viene mai evidenziato dai media!
Secondo
fonti palestinesi, la West Bank è abitata da circa 2,4 milioni di palestinesi,
e la Striscia di Gaza da 1,4 milioni.
La
stessa fonte -palestinese- non concorda con i dati forniti da Israele sul
totale degli abitanti in quello Stato, e gliene assegna ben 10.800.000, pur
concordando sulle suddivisioni etniche. Ciò
farebbe crescere il numero cittadini israeliani (quindi elettori, se
maggiori di 18 anni) non ebrei a 2.851.000.
Non si può e non si deve, quindi, non
tenere conto della situazione demografica attuale, per risolvere un problema
che riguarda quei popoli e quei territori. È comprensibile che 70 anni fa non
si sia pensato ad un tale incremento demografico. Era impensabile un aumento di
7,5 volte. L'immagine che segue evidenzia aumenti, nello stesso periodo, in
Italia, Francia, Germania e Spagna, che vanno dal 25 al 35%, non al 750%!
Basta,
dunque, parlare di Islam e di fondamentalismo religioso, e di Terra dei
Padri. Non amo nemmeno la denominazione
'accordi di Abramo'. Sono d'accordo sul contenuto, ma non sul nome'.
2. IL GAS NATURALE DI GAZA
Di
fronte alla sua costa Gaza ha due giacimenti di gas naturale di tutto rispetto.
Tali giacimenti sono a meno di 20 miglia dalla costa, e quindi, per il diritto
internazionale, in acque territoriali dello Stato antistante, che esercita su
di esse la propria sovranità.
Negli
accordi di Oslo (Oslo 1 nel 1993 e Oslo 2 nel 1995), prima che fosse scoperto
il gas, queste acque furono mappate, ed assegnate, all’ANP (Autorità Nazionale
Palestinese, la Palestina).
Gaza Marine 1 e 2 (i due giacimenti) hanno, secondo le prospezioni, 1.3
trilioni di metri cubi di gas. C'è n'è da tirar fuori per 15 anni, a partire
da subito.
Le
licenze di sfruttamento dei giacimenti sono state date in concessione -come
d'uso- a chi ha investito nelle prospezioni geofisiche (a chi ha trovato il
gas):
-
per il 60% alla Bg group, la British Gas, il colosso britannico
dell’estrazione del gas;
- per il 30% alla Consolidated Contractors Company (Ccc, le famiglie libanesi
Sabbagh e Koury);
- per il 10% al Palestinian Investiment Fund (Pif), il fondo sovrano palestinese.
La licenza di sfruttamento prevede il pagamento di una royalty del 22%
del prezzo di vendita del gas alla ANP (Autorità Nazionale Palestinese, lo
Stato palestinese).
Nel
1999 Arafat chiamò la scoperta un “dono di Dio”.
Dal
2002 la BG aveva avuto il via libera dal governo palestinese (ANP) per avviare
il progetto di estrazione e vendita ma fino ad oggi non un grammo di gas è
stato estratto perché Israele - pur non avendone autorità -
non ha mai dato l’autorizzazione a procedere. Tony Blair, sia nella sua
qualità di premier britannico prima, sia, poi, in quella di capo, dal 2007, del
Quartetto di Madrid per il Medio Oriente (ONU, UE, RUSSIA e USA) non è mai
riuscito a trovare un accordo tra le parti. Bg sostiene di aver ricevuto più
volte vere e proprie minacce da Israele, se avesse iniziato le operazioni.
Nel
2008 la Bg si è ufficialmente ritirata dalle negoziazioni ed ha anche chiuso i
suoi uffici a Tel Aviv. Rumors (ripeto,
rumors) parlano anche di disponibilità di Bg a cedere la sua quota solo
recuperando i costi sostenuti fino ad ora.
Successivamente,
il problema è stato per anni dibattuto in seno ai cosiddetti Accordi di Abramo.
Il
28 gennaio 2020 l'amministrazione Trump presentò (in una cerimonia alla Casa
Bianca) una proposta di pace fra israeliani e palestinesi che prevedeva
l'applicazione della legge israeliana o l'annessione di circa il 30% della
Cisgiordania.
Proposta
che non fu accettata dai palestinesi, e che fu criticata anche, ufficialmente,
dagli Emirati Arabi Uniti. La Casa Bianca allora fece un passo indietro
sull'annessione, proponendo (fine giugno 2020) in alternativa, la
normalizzazione dei rapporti con gli Emirati Arabi Uniti e l'accettazione da
parte della ANP della legge israeliana sul 30% della Cisgiordania.
Questa
proposta ottenne, il 13 agosto 2020, una promessa di valutazione da parte degli
emiratini, e si giunse ad una dichiarazione congiunta, in questo senso, tra
Israele, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. Ma non della ANP.
La negoziazione dal 2021 ad oggi.
I
lavori di negoziazione -si dice- erano arrivati a buon punto. "A few
steps away to solving all problems" (a pochi passi dalla
soluzione di tutti problemi), riferisce fonte attendibile.
Evidentemente
le parti che avevano raggiunto l'accordo erano soddisfatte della fetta di torta
che spettava ad ognuna di loro.
Gli
esclusi, invece, non erano soddisfatti. Hanno assoldato i terroristi di Hamas,
riuscendo così a sparigliare le carte.
Il
resto, fino ad oggi. è Storia nota
Per
il futuro ci vuole la palla di vetro.
Adesso, che abbiamo analizzato le porcherie del mondo (è uno sporco
lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare!) possiamo parlare anche di religione,
eppertanto raccomandarci al nostro Dio, che è lo stesso dei Figli di Abramo, e
ad Allah, chiedendo loro di proteggere tutti gli innocenti coinvolti in questa
vicenda.
Buon tutto a tutti.