CONGRESSO DEI DEPUTATI DELLA TRANSNISTRIA
La Transnistria, una striscia di terra moldava che confina con l'Ucraina, è
una regione della Moldavia che conta 470.000 abitanti, 220.000 dei quali
filorussi. Costoro vorrebbero separarsi dalla Moldavia ed essere annessi alla
Federazione Russa.
Oggi, 28 febbraio 2024, i deputati della Transnistria si sono riuniti a
Tiraspol (la capitale di quella regione) in un Congresso
Straordinario, il primo dal 2006, ed hanno emesso un comunicato in cui invitano
la Duma (il parlamento russo) ad attivarsi 'per proteggere la
Transnistria, dove vivono più di 220.000 russi, dalla crescente pressione della
Moldavia' esplicitata attraverso continue provocazioni del Governo di
Chișinău, in un contesto di forti tensioni legate al conflitto in Ucraina.
Il comunicato dichiara anche che 'La Transnistria sta affrontando
minacce senza precedenti di natura economica, socio-umanitaria e
politico-militare'.
I deputati separatisti hanno giustificato la richiesta di protezione anche
a causa della recente introduzione da parte di Chișinău di dazi doganali sulle
importazioni dalla Transnistria.
Il presidente della Transnistria, Vadim Krasnoselskij, ha
affermato che il territorio 'è sottoposto a un genocidio, compiuto
tramite pressioni economiche, fisiche, giuridiche e linguistiche'.
La Transnistria si era già autoproclamata indipendente nel 1992, dopo un
breve conflitto con l’esercito moldavo. Oggi il territorio ospita 1.200 soldati
russi, che ufficialmente hanno il compito di mantenere la pace. Dal settembre
2006 questo gruppo operativo, teoricamente in servizio in nome della
Commissione di Controllo Congiunta, è sotto il comando del maggior generale
russo Boris Sergeyev, che ha organizzato a Cobasna una base militare
agguerritissima, ultradotata di missili di ultima generazione.
Tant'è che il 18 novembre 2008 l'Assemblea generale della NATO ha adottato
una risoluzione con cui esorta la Russia a 'rispettare gli impegni
assunti nel summit dell'OSCE del 1999 a Istanbul, e di ritirare in tempi
brevissimi la sua illegittima presenza militare dalla regione moldava della
Transnistria'
Impegno e risoluzione disattesi. Di più e peggio, durante la invasione
russa dell'Ucraina del febbraio 2022 si è registrata un'offensiva partita
a ovest dalla Transnistria, autoproclamata repubblica non riconosciuta
dall'Onu, ma sostenuta dalla Russia all'interno della Moldavia. La contraerea
ucraina ha abbattuto nel cielo del villaggio di Artsiz, 160 chilometri da
Odessa, un missile partito dalle basi di Tiraspol.
Facile capire quanto possa essere strategico quel territorio per Putin, per
sferrare un attacco dalla Transnistria verso Odessa.
All'odierno Congresso dei Deputati moldavi della Transnistria, il governo della Moldavia ha affermato che 'la situazione sembra sotto controllo, nonostante l’ennesimo tentativo di alimentare le tensioni'.
Chișinău e l’Unione europea hanno più volte accusato la Russia di voler
destabilizzare la Moldavia, che in passato si trovava nella sua sfera
d’influenza.
Va ricordato che l'Unione Europea, dal dicembre 2023, ha dato il via alle procedure per l’adesione della Moldavia e dell’Ucraina.