MATTEO RENZI CI AVEVA VISTO LUNGO
Anche stavolta Renzi ci aveva visto lungo, interpretando bene la situazione in UE. Aveva capito che un pacchetto di una decina di voti in più in Renew Europe avrebbe avuto un valore molto più alto del valore nominale, e che questo valore sarebbe stato spendibile.
Infatti, il dopo elezioni europee mostra un'avanzata della destra -fortunatamente ancora in minoranza- ed un centro ancora in maggioranza ma affaticato, innervosito. Vediamo i numeri.
Con una maggioranza a 361 seggi, i tre partiti centristi, insieme, arrivano ad averne 400. Quindi la maggioranza c'è, ha tenuto. Ma non dobbiamo dimenticare che ai seggi non corrispondono i voti, in quanto nel Parlamento europeo non vige la disciplina di partito, e se invece che 400 fossero stati 410 (i 10 in più del progetto Renzi), la maggioranza sarebbe stata al riparo dalle idiosincrasie, da quelle manifestazioni di ipersensibilità allergica nei confronti di sostanze di vario tipo, che a volte insorge al primo contatto con esse.
Oltre a ciò, ci sarebbe stata la qualità di una squadra di valore (Renzi, Watson, Gozi, etc), che gode di stima e simpatia in UE.
Non la faccio lunga. Le tornate elettorali sono battaglie, e si vincono e si perdono; l'importante è non perdere le guerre.
Volevo solo attirare l'attenzione sulla lungimiranza di Matteo Renzi, che aveva intuito quanto era importante, in questo momento, combattere questa battaglia.
Concludo chiedendomi se la maggioranza centrista, per mettersi al sicuro, si aprirà ai Verdi; se lo farà subito, o se aspetterà le decisioni dei 90 parlamentari che non hanno ancora scelto con chi stare, e/o se aspetterà di vedere come finiranno le crisi francese e tedesca.
Escluderei aperture verso destra
Buona serata.
