NATI RICCHI, VIVONO DA POVERI
Un'analisi del Sole 24 Ore, basata su dati delle dichiarazioni dei redditi forniti dal ministero dell'Economia, rivela che nel 2022 i tassisti hanno dichiarato in media 15.449 euro annui, meno di 1.300 euro lordi al mese.
Una licenza di taxi costava, nel 2020 (ma anche negli anni precedenti), 200.000 euro a Roma, 260.000 a Milano, 170.000 a Napoli. Sull'unghia, e, dicono le malelingue, almeno la metà in nero.
Il neo tassista doveva essere nato ricco, o almeno da famiglia benestante.
Ma -dicono i dati di cui sopra- viveva da povero.
Infatti, nonostante l'investimento, che avrebbe dovuto renderlo un piccolo imprenditore, con ricavi in proporzione, riusciva a guadagnare solo l'equivalente di uno stipendio da manovale; viveva, quindi, da povero, nonostante fosse nato in una famiglia benestante, che gli aveva messo a disposizione duecentomila euro.
Insomma, una categoria di ragazzi davvero sfortunati!
Infatti protestano perché Governo e Comuni vogliono rilasciare nuove licenze, e/o aprire agli Uber & Co, riducendo così -secondo loro- le dimensioni della già misera fetta di torta che oggi gli tocca.
Ma i Comuni non gli credono, sono convinti che i tassisti guadagnino più di quanto dichiarino, ed hanno fissato i prezzi base per ogni nuova licenza a 96.500 euro a Milano e 73.000 a Roma, per esempio.
Chissà! In Italia la categoria dei gioiellieri dichiara, mediamente, meno di 18.000 euro l'anno (meno di 1.500 euro al mese e senza tredicesima), quando invece i loro dipendenti guadagnano il 12% più di loro. I ristoratori romani dichiarano mediamente 18.366 euro l'anno (anche loro meno dei loro camerieri), e pregano fervidamente il Buon Dio che tanti cristiani arrivino a Roma per il Giubileo. I lavoratori autonomi, insomma, sembrano essere in difficoltà.
O il pianto è libero ?
Non dimentichiamo che il nostro Paese dovrebbe chiudere giugno con un debito di oltre 2.950 miliardi di euro, e che il 31 dicembre 2024 la stima parla di un numero tra 2.923 e 2.974 miliardi.
Ognuno deve fare la sua parte. O non se ne viene più fuori!
Buon fine settimana.
