LA BORSA FRANCESE TREMA
Il CAC 40 (Cotation Assistée en Continu), l'indice che comprende i 40 titoli francesi o esteri a maggior capitalizzazione quotati alla Borsa di Parigi, che aveva già perso il 6,26% dalla convocazione delle nuove elezioni a venerdì, stamattina ha ripreso, a fatica, l'1,09 rispetto a venerdì.
Sembra proprio che i grandi capitalisti francesi non gradiscano la destra-destra.
Chissà verso quali paradisi fiscali vireranno.
Certi rumors borbottano che qualcuno stia prendendo in considerazione, per la prima volta nella storia, la superofferta italiana del cosiddetto regime speciale lavoratori impatriati (D.lgs n. 209/2023), che riserva agli stranieri che trasferiscono la propria residenza in Italia (obbligo di risiedervi fisicamente almeno 183 giorni l'anno) condizioni fiscali particolarmente favorevoli; ancor più favorevoli se la residenza è in alcune particolari regioni, tra le quali c'è la Sardegna.
Sembra che un certo Bernard, che possiede (tra le altre cose) una casetta a Porto Cervo (Comune di Arzachena) abbia deciso di passare lì luglio e agosto, comunicando, la scorsa settimana, la sua presenza in Comune, insieme alla decisione di essersi trasferito definitivamente in Italia; tanto per cominciare a mettere da parte una sessantina di giorni dei 183 necessari per il primo anno. E che abbia anche noleggiato un posto barca alla Marina di Porto Cervo per il suo 180 piedi, che ha già fatto rotta per la sua nuova dimora. La stessa fonte rivela che, siccome Bernard è uno che non butta, abbia concordato che se alla fine del periodo di ormeggio temporaneo dovesse decidere di acquistarlo, quel posto barca, quanto pagato per questi mesi di locazione sarà considerato in conto prezzo di acquisto; ad ulteriore conferma della sua nuova residenza fiscale.
Tutto quanto sopra, in attesa di vedere ciò che farà la destra-destra in Francia.
Insomma, il doit passer la nuit (adda passà a nuttata).
