ESEMPI DI PSEUDO CULTURA

Diego Fusaro è un fulgido esempio della cultura populista della destra tutta (quella neo fascista inclusa) del terzo decennio del primo secolo del terzo millennio.

Quattro anni fa il Fusaro curava la rubrica settimanale 'La ragion populista' su IL PRIMATO NAZIONALE, rivista ufficiale del movimento neofascista CasaPound.

Per un certo periodo ha collaborato con Radio Padania Libera, emittente della Lega.

Per sbarcare il lunario (e questa è l'unica cosa che gli fa onore) realizza video creati a richiesta per compleanni e ricorrenze, tramite una piattaforma on line.

Nel 2019 si candidò a sindaco a Gioia Tauro (Calabria) con la lista Risorgimento Meridionale per l'Italia, ottenendo il 2,84% dei voti e attestandosi all'ultimo posto.

Nella stessa tornata elettorale era stato designato, dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Foligno, come assessore alla cultura in caso di sua affermazione, ma il M5S  prese l'11,59% e venne escluso dal ballottaggio.

Nel 2019 fondò, con Francesco Toscano, il partito di orientamento sovranista e populista Vox Italia. Il mese dopo, il senatore Carlo Martelli aderì a Vox Italia, portando il partito ad avere il primo rappresentante in Parlamento, ma ne uscì nel 2021 per iscriversi ad Italexit. Il partito partecipò a varie elezioni regionali e comunali, ma non riuscì mai ad ottenere più dello 0,5% dei voti.

Nel 2021 l'Assemblea cambiò nome al partito in 'Ancora Italia per la Sovranità Democratica', ma quelli che avevano votato contro decisero di utilizzare comunque il vecchio nome; ma poi confluirono in Italexit di Gianluigi Paragone.

Nell'agosto del 2022, Diego Fusaro, a causa del mancato riconoscimento della sua persona come ideologo del partito (inizialmente previsto dallo statuto, poi ignorato e infine rimosso nel congresso di Napoli 2022), confluì anche lui in Italexit di Gianluigi Paragone.

Ma un anno dopo, nel luglio del 2023, i membri rimasti in Ancora Italia per la Sovranità Democratica nominano presidente del partito proprio lui, Diego Fusaro, che a circa un anno dalla sua fuoriuscita torna nel partito, acclamato ideologo e con un ruolo dirigenziale. 

La mobilità è il suo forte, insomma.

Fusaro ha appoggiato l'affissione di manifesti da parte di 'Pro Vita e Famiglia', un'organizzazione antiabortista e contraria ai diritti LGBT, che ha legami con Forza Nuova. Ma si è dichiarato contrario al disegno di legge Zan contro l'omotransfobia, l'abilismo e il sessismo, ritenuto uno strumento per imporre il 'nuovo ordine erotico'.

Sostiene che 'il transgenderismo eretto a modello mediatico si fonda sulla deregulation sessuale, sull’abbattimento di ogni limite e di ogni sovranità legati all’ambito della natura e della biologia' e che la carriera alias per le persone transgender, ovvero la possibilità di usare un nome di elezione invece di quello anagrafico nelle università sarebbe 'un'arma per dividere e distrarre le masse'.

[Insomma, tutto e il contrario di tutto].

Nel maggio 2022 Fusaro annuncia di avere ricevuto il Premio Margherita Hack a Venezia presso la 'Biennale d'Arte, Padiglione Spoleto', per meriti nella ricerca filosofica e per la capacità di pensare controcorrente. Peccato che in realtà il premio in questione sia assegnato da una piccola associazione, denominata 'Pro biennale', che non ha alcun legame né con i luoghi né con le dinamiche della famosissima mostra. Peraltro,  nei siti della Biennale d’Arte di Venezia non esiste un 'Padiglione Spoleto'. Ad organizzare il “Premio Margherita Hack” è stata una agenzia privata. E l'Istituto nazionale di astrofisica, indicato come ente patrocinatore, dichiara di non conoscere nessuna di queste persone, e che il logo dell'Istituto sarebbe stato apposto senza alcuna autorizzazione.

[Pacchi e paccotti alla Totò quando si vendeva la Fontana di Trevi].

Fusaro e Gianluca Savoini (leghista, amico del cuore di Salvini, ed insieme a lui indagato per presunta corruzione internazionale per la vicenda del petrolio russo che doveva essere venduto all'ENI, e da cui doveva scaturire una maxi tangente per la Lega) incontrano il filosofo eurasiatista Aleksandr Gel'evič Dugin, con cui discutono della creazione dell'Eurasia, una nazione estesa dal Portogallo alla Russia, sotto l'egemonia, appunto, russa. Nel manifestare il suo appoggio alla Russia, Fusaro diffuse sui suoi profili social la notizia falsa che il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj farebbe uso di cocaina.

Il buon Diego Fusaro si è dichiarato contrario al decreto-legge n. 73 del 2017 relativo agli obblighi vaccinali, poiché il numero di vaccinazioni rese obbligatorie dal d.l., a suo dire, sarebbe eccessivo e ad esclusivo ritorno economico delle multinazionali farmaceutiche, benché tale affermazione sia stata smentita dai dati del Ministero della salute sulla spesa farmaceutica nazionale.

Sempre sulla pandemia di COVID-19, ha sostenuto posizioni secondo le quali le misure di prevenzione sanitaria adottate dal governo conterrebbero elementi di tecniche di controllo sociale ed ha paragonato l'uso della mascherina al marchio della bestia biblico, associato al numero 666. Ha partecipato a manifestazioni 'no vax' organizzate dall'organizzazione neofascista Forza Nuova, insieme a Alessandro Meluzzi, Povia, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò e Carlo Taormina. 

Nel 2022 partecipa a un incontro in appoggio ai neofascisti condannati per aver assalito e devastato la sede nazionale della CGIL.

Nel 2021 in un tweet dimostra involontariamente l'efficacia dei vaccini contro la diffusione del COVID.

Sui suoi profili social, Fusaro diffuse la notizia falsa secondo la quale il Green Pass, ovvero il documento che attestava la situazione sanitaria e vaccinale rispetto al virus COVID-19 e che autorizzava gli spostamenti, veniva bloccato automaticamente nel caso in cui un cittadino avesse tasse o multe non pagate.

Tutto quanto sopra narrato, che sembra una fiction, o una commedia di Boldi, è storia. Buffa, ma Storia. 

È il bello della Democrazia, che consente a tutti, anche ai guitti, di salire, ogni tanto, su un palcoscenico.

Buon tutto a tutti.


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