STORIE, QUASI INCREDIBILI, DI ANTICHE TECNOLOGIE CHE RINASCONO A NUOVA VITA, DI SCIENZIATI E DI SPIONAGGIO. A FERRAGOSTO.
Si racconta che nel 216 a.c. Siracusa, alleata con i Cartaginesi durante la seconda guerra punica, fu assediata da Claudio Marcello, console romano, e che i siracusani chiesero, ed ottennero, l'aiuto dell'ultrasettantenne Archimede, che creò i famosi specchi ustori, con cui riuscì ad incendiare le navi romane.
Era la tecnica della concentrazione del calore solare in un unico punto, oggi denominata CSP (Concentrating Solar Power). In Cina è quasi pronto l'mpianto di Shouhang, nel deserto dei Gobi, costato fino ad ora 433,1 milioni di dollari (il costo finale previsto è mezzo miliardo di usd), che produrrà 390 milioni di kwh di elettricità all'anno, eliminando quasi 386.000 tonnellate di inquinamento; per ottenere lo stesso risultato sarebbero necessari 667 ettari di foresta matura. Ultimo dettaglio: l'investimento si ripagherà in 6,5 anni.
Ed anche noi italiani, nella Sicilia di Archimede, a Gela, ad un centinaio di chilometri da quella Ortigia degli specchi ustori, stiamo sperimentando, per valutarne le possibilità applicative, un sistema CSP realizzato dal Centro Ricerche Eni di Novara, in collaborazione col Politecnico di Milano ed il mitico MIT (il Massachusetts Institute of Technology).
Il sistema in questione sembra particolarmente valido, dato che voci non verificabili, ma solitamente attendibili, riferiscono di una operazione di spionaggio fortunosamente bloccata, la settimana scorsa, nel tentativo di rubare preziose informazioni dell'impianto. Le voci narrano di fughe rocambolesche, inseguimenti e sparatorie, degne dei migliori film di spie. Inutile specificare che di ufficiale non c'è nulla, e nessuno, pur nei paraggi, ha visto o sentito qualcosa. La privacy in Sicilia è una cosa seria.
Buon Ferragosto a tutti.
