Pale e il cameriere di Via dei Gracchi (Roma)

 


Si parva licet componere magnis

Pale e il cameriere.

Eravamo un gruppo di cinque o sei amici, quarantenni più o meno coetanei, a cui capitava, periodicamente, di andare a pranzo insieme. Pale (Pasquale), operatore di ripresa RAI, un mattacchione con la battuta salace sempre pronta, arguto, piccante, mordace, era capace di ideare gli scherzi più impensabili e raffinati.

Una delle sue burle classiche consisteva nello sfilare al cameriere che avesse -ad insindacabile parere di Pale- commesso qualche mancanza nei nostri confronti, la mancia, già erogata, proprio sotto gli occhi del malcapitato. Mi spiego.

Momento del conto. Divisione per il numero dei presenti. Ognuno metteva la sua parte, più (anni '90 del secolo scorso) mille o duemila lire per la mancia, o, se sprovvisto di pezzi di piccolo taglio, un deca, ritirando i pezzi da mille.

La compagnia si avviava verso l'uscita, e Pale per ultimo. Ma prima di varcare la porta si girava, tornava indietro fino al tavolo da noi occupato prima, ci arrivava un attimo prima del cameriere, si riprendeva la mancia (tutta, non solo la sua!) e, fissando il cameriere negli occhi, pronunciava, agitando l'indice tipo monito, la frase fatidica: "L'elemosina intristisce chi la fa e chi la riceve. Jacob Rothschild".

E se ne andava, lasciando il cameriere attonito. Ci raggiungeva nel parcheggio, ridendo come uno scemo, sventolando il denaro e gridando: 'Un altro liquorino al bar? Pago io!'

Un giorno, in un ristorante di Via dei Gracchi, ci capitò un cameriere che si comportò con poca cortesia; e -mi parve- in particolare con Pale. Tant'è che gli dissi:

- Non è che questo è stato vittima del tuo scherzo del cavolo?

E Pale:

- Non mi sembra, ma str . . zo com'è, se lo sarebbe meritato!

Pranzo. Conto. Pagamento. Mance. Ci avviamo verso l'uscita, e vedo Pale rimanere indietro.

Decisi che volevo, per una volta, vedere tutto lo spettacolo. 

Fu una scena tipo Sfida all'O.K. Corral. Mancava solo uno dei celebri pezzi di Morricone come sfondo sonoro. I due, da angoli diversi della sala, si diressero, lentamente, guardandosi negli occhi, verso il tavolo che avevamo occupato, dove giunsero nello stesso istante.

Pale, raccogliendo le banconote della mancia, fissando il cameriere negli occhi, sardonico, e digitando l'indice a mo' di monito, pronunciò la frase fatidica:

"L'elemosina intristisce chi la fa e chi la riceve. Jacob Rothschild".

e il cameriere, fissando Pale negli occhi, con un sorriso beffardo:

"Ma vaffanculo, stronzo e pidocchio. E ladro. Pier Paolo Pasolini".


Giustizia era fatta.

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