ANCHE QUESTA MINISTRA DEVE DIMETTERSI



La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone non possiede, come aveva sempre dichiarato, due lauree. 

Sicuramente non possiede quella che aveva dichiarato di aver conseguito a Cagliari, come confermato da quella Università: “Non risulta laureata presso il nostro ateneo”.

L'altra laurea la Calderone l’ha presa nel 2016 alla Link Campus University di Roma (l'Università privata finita più volte al centro di inchieste e scandali, accusata di rilasciare lauree con estrema facilità). Una Università in cui il marito della Calderone è consigliere d’amministrazione dal 2015.

La documentazione relativa a questa laurea racconta che la Calderone avrebbe sostenuto esami a raffica: due nello stesso giorno, quattro volte di domenica e una volta di sabato, ma l'Università dichiara che il sabato e la domenica, da sempre, l’ateneo è chiuso.

l'Università in questione dichiara anche che la contabilità evidenzia che la Calderone risulta non aver pagato altro che la tassa di prima iscrizione (500 €) più la prima rata (850 €) dei 10.000 € del costo complessivo. Ma è noto a tutti che se non si è in regola con i pagamenti non si possono sostenere esami; figuriamoci conseguire la laurea.

A parte le sue funzioni di Ministra, la Calderone è stata Presidente dell’Ente previdenziale dei Consulenti del Lavoro. 

Ente dal quale, dal 2013 in poi, delibera convenzioni e accordi con l'Università in questione. Eroga, anche, 15 milioni di euro [non sappiamo a quale titolo] per la ristrutturazione di immobili dell'Università; esattamente due anni dopo aver conseguito la laurea.

Senza contare che in Italia, dal 2010, per fare il consulente del lavoro serve una laurea; ma la Calderone la laurea di Cagliari non l'aveva mai conseguita (oggi lo sappiamo), e la triennale alla Link Campus di Roma (sempre che si chiariscano le irregolarità)  l'ha conseguita nel 2012.

Si tratterebbe di una serie infinita di reati, ma, da garantista, aspetto che la Magistratura li accerti e li giudichi.

Ma c'è n'è abbastanza per dimettersi. Il Dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali è uno dei più importanti di un Governo di un Paese civile. Farlo amministrare da una persona come lei è un insulto a tutti gli italiani.

Concludo.

Sono ormai troppi i componenti di questo governo che dovrebbero andarsene a casa. 

A quando le dimissioni, signora Meloni?

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