UN SUMMIT (Alaska, 15 agosto 2025, Trump-Putin) INTRISO DI CINISMO E IPOCRISIA.
Quasi a dichiarare:
- Io ce l’ho più lungo.
- Nel ridisegnare i confini, si deve partire da qui.
Ipocrisia, perché qualcuno ha fatto circolare la voce secondo cui i russi avrebbero informazioni compromettenti su Trump, che potrebbero destabilizzare la sua permanenza alla Casa Bianca.
Informazioni che sembrano mancare di prove concrete.
Trump, da parte sua, non si rivolge mai a Putin con i suoi insulti tipici to everyone.
Insomma, quello di questa sera (21:00 ora italiana) tutto sembra meno che un incontro propedeutico all’ottenimento di un immediato cessate il fuoco, seguito da un imminente trattato di Pace.
Inutile ribadire che la mancata presenza dell’Ucraina era già da sola il segnale che l’incontro in questione non potesse essere considerato valido.
Su un ring vanno entrambi i diretti contendenti, e non uno solo dei due (peraltro -della guerra- l'aggressore) più un altro che dichiara (ripeto, dichiara) di avere crediti da riscuotere dall'assente!
Mancano, a questo incontro, le caratteristiche per essere dichiarato propedeutico alla Pace.
Le ultime immagini trasmesse poche ore fa da Anchorage mostrano il Ministro russo Lavrov con una maglietta con la scritta CCCP (Союз Советских Социалистических Республик [Soyuz Sovetskikh Sotsialisticheskikh Respublik, in italiano Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche], dissolta il 26 dicembre 1991, con un colpo di penna e una bandiera ammainata). A voler dimostrare, chiaramente, gli intenti della Federazione Russa: riconquistare i territori di 13 dei 15 Paesi che allora si distaccarono dall’Unione Sovietica (Estonia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Ucraina, Armenia, Azerbaigian, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan), oltre, probabilmente, a quelli che, di fatto, ne erano dipendenti (Polonia, Romania, Cecoslovacchia [oggi Repubblica Ceca e Slovacchia], Ungheria, Bulgaria e Albania).
Senza dimenticare quanto già fatto in Cecenia, Kosovo, Georgia e Crimea.
Bhè!
Anche basta, signor Putin e mister Trump!
Il mondo civile
NON DEVE, perché non è previsto da regole e leggi,
NON PUÒ, per impossibilità fisiche, materiali, ma soprattutto divieti morali,
NON VUOLE, per scelta consapevole e per mancanza di volontà,
accettare le conseguenze delle vostre sconsiderate azioni.
Buon Ferragosto a tutti,
ma non ai farabutti.
