TRASFORMARE I SEQUESTRI IN CONFISCHE
L'Ucraina sta attraversando una grave crisi economica. Non strutturale -in guerra il concetto di struttura salta- ma di liquidità, e quella non ha definizioni; i liquidi, o ce l’hai o non ce l’hai. E l’Ucraina -si dice- se non cambia qualcosa, finirà i soldi alla fine di febbraio.
Rumors riferiscono che Zelenskij abbia chiesto aiuto all’UE, e sembra che l’abbia fatto nel modo giusto, con una proposta sensata:
“Non chiedo all’UE di tirar fuori soldi suoi, o di indebitarsi per poi girarmi denaro. No. Chiedo di cominciare ad utilizzare i beni russi congelati. Di cominciare a mettere in vendita le aziende sequestrate agli oligarchi russi. Di trasformare i sequestri in confische, e, avendo cura di preservare funzionalità e posti di lavoro, cedere quelle aziende ad imprenditori europei fidati, ed utilizzare quel denaro per dare la spallata finale alla guerra contro la Federazione Russa, ricacciandola, definitivamente, all’interno dei suoi confini.
Sarebbe un'opportunità storica di spostare l'equilibrio di potere tra Europa e Russia, mettendone a nudo la fragilità finanziaria.”
E il sostegno dell’Europa all'Ucraina diventerebbe un affare.
