VERTIGINE POSIZIONALE PAROSSISTICA BENIGNA
"È una strana sensazione che puoi provare quando senti il clack di una trappola che si è chiusa dietro di te" diceva un mio caro amico psicologo.
È la sensazione che deve aver provato la nostra PdC quando ha sentito parlare Viktor Orbàn.
Lo aveva ricevuto con trombe e rullo di tamburi, dichiarando al mondo che è un suo caro e devoto amico, di cui condivide pensieri e programmi.
E il signore in questione, spaparanzato su una nostra italianissima poltrona, parlando da nostri italianissimi microfoni [e dunque diabolicamente millantando una comune visione politica] ha cominciato a sparare su tutti.
Blocco anti-Kiev contro l'UE suicida!
Obiettivo: una Visegrad dei veti!
L'Unione Europea non conta nulla!
E chi più ne ha più ne metta.
La nostra PdC, ovviamente, non poteva spegnergli il microfono, né strapparglielo di mano e darglielo in testa, come Orbàn avrebbe meritato.
Tajani ha preso le distanze da questo increscioso incidente diplomatico, ricordando che la politica estera compete il Governo e il Ministro degli Esteri.
Salvini ha tanto l'aria del gatto che si lecca i baffi dopo aver mangiato un topo.
Il sottoscritto, abituato a criticare la Meloni, non può che esprimere, in questo caso, solidarietà ad una povera crista caduta in una trappola ordita da vecchi luridi figli di pu . . . . a (pupazza).
Buon long weekend a tutti, gente!
