DELLA PROPOSTA DI DASPO, DI UN PO' DI STORIA E DI UN VECCHIO CONTADINO DI COLFIORITO

 

Il Governo -si dice- è aperto alla proposta dei sindacati di polizia di 'istituire un Daspo per i manifestanti violenti'.

Brivido da grima (le unghie sulla lavagna), come quando i magistrati discettano di politica; adesso anche la polizia. E il Governo apre.

Mi tornano in mente i tempi del fascismo, quando la polizia, e/o i carabinieri, il giorno prima di un evento pubblico, andavano a prendere, a casa, coloro che erano notoriamente oppositori del regime; li tenevano in cella, in caserma o in commissariato, fino alla fine dell'evento.

Inevitabile la riflessione: Ma tra quei tempi ed oggi c'è di mezzo, dal  27 dicembre del 1947, l'articolo 21 della Costituzione!

Come accade a tutti quelli che scrivono, mi sovviene roba da me scritta anni fa sulla polizia della protorepubblica italiana. 


Ricordavo bene. Certo, quel pezzo di Stato ha avuto un'infanzia decisamente particolare. Storicamente comprensibile, ma certamente particolare. E -Freud insegna- l'infanzia è fondamentale nella formazione del carattere!

Estrapolo, di seguito, piccoli stralci di quel mio lavoro.

 

La situazione delle forze di Polizia negli anni '50.

Su 64 prefetti di primo grado, 64 prefetti non di primo grado e 241 prefetti, soltanto due non erano di provenienza fascista.

Su 135 questori e 139 vicequestori, soltanto 5 avevano avuto rapporti con la Resistenza.

Su 603 commissari, commissari aggiunti e vicecommissari, solo 34 erano stati in contatto con i partigiani.

 

L'epurazione dai corpi di polizia di coloro che avevano avuto legami e/o erano stati appartenenti alla Resistenza.

 

Il prefetto Ettore Troilo, durante la resistenza, fu l'animatore e il comandante di quella che diverrà nota come brigata Maiella. Nominato Prefetto di Milano dopo la Liberazione, il 28 novembre 1947 fu sostituito, dal Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; la Democrazia Cristiana non voleva i comunisti, a costo di tenersi gli ex fascisti.

Due ex alti ufficiali dei bersaglieri ricordano l'epurazione dai corpi di polizia di coloro che avevano avuto legami e/o erano stati appartenenti alla Resistenza, e le contemporanee -invece- mancate epurazioni di fascisti e facili amnistie all'interno degli organi di polizia e dei servizi.

ed ancora

Iniziò la riorganizzazione delle forze di polizia, da cui furono esclusi quasi tutti gli ex partigiani, soprattutto comunisti; anche se si deve riconoscere che così cominciò il ritorno all'ordine.

ed anche

Nel 45, nel corso di un processo, venne certificata la responsabilità diretta del duce e del maresciallo Badoglio nell'assassinio dei fratelli Rosselli. Badoglio, che continuava a godere di forti appoggi, riuscì ad uscire indenne dalla faccenda, e l'unico ad essere imputato fu il generale Mario Roatta, che, incredibilmente, alla vigilia della sentenza, riuscì a fuggire dal carcere-ospedale, sottraendosi all'ergastolo, peraltro poi amnistiato. Mario Roatta è morto a Roma nel 1968.


Insomma, il mondo è lento a cambiare. 

O, come diceva un vecchio contadino di Colfiorito: "Cambiano lì cazzi, ma lu culu è sempre lu miu!"


Buon fine settimana a tutti. Belli e brutti. Amici ed avversari (nemici non ne ho; nel senso che io non mi sento nemico di nessuno).

 


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