SCIACALLAGGIO, FAKE NEWS, E VERITÀ
L'eccezionale maltempo che ha devastato ancora una volta l'Emilia Romagna e la Toscana ha scatenato, tanto per cambiare, anche le peggiori pulsioni della nostra politica: lo sciacallaggio, la diffusione di fake news, il rimpallo delle responsabilità, il di chi è la colpa, e così via. Beati i tempi di quando ci si tirava su le maniche, e, spalando, uno bestemmiava, un'altro diceva governo ladro!, ma tutti e due cercavano di fare immediatamente qualcosa per uscire dalla disgrazia.
E se uno, invece che aiutare, si metteva lì a parlar di politica, veniva liquidato con un ma vat a fè dè in tel . . ., patàca!
Il problema è che quando una parte politica accusa l'altra con numeri farlocchi, i diffamati e calunniati devono obbligatoriamente difendersi, perché se tacciono, i diffamatori gridano: . . . visto che era vero? Non hanno nemmeno risposto!
Seguono, pertanto, un po' di numeri, di date, e di nomi, su quanto è avvenuto dal 2023 ad oggi. Fondi messi a disposizione, e da chi a chi, quanti erogati, quanti impegnati e quanti spesi, etc etc.
Riguardano l'Emilia Romagna.
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Dopo l'alluvione del 2023, a disposizione di Figliuolo 2,9 mld. Ne sono stati spesi 1,53 mld. I soldi a disposizione della Regione, 580 mln, sono stati spesi tutti. Mancano all'appello 1,2 mld dell'Ue e 4,5 Mld fermi al Ministero dell'Ambiente.
Quasi 3 miliardi di euro stanziati per il ripristino dei danni provocati dall'alluvione del maggio del 2023, altri 580 milioni messi sul tavolo dal Ministero dell'ambiente (ma in 14 anni, per le opere contro il dissesto idrogeologico), un miliardo e duecento milioni di fondi dell'Unione Europea nell'ambito del Pnrr, di cui però il governo non ha ancora fissato le modalità d'utilizzo.
Sono, sulla carta, i soldi spesi ed impiegati dall’Emilia Romagna per evitare che ad ogni evento estremo si rischi la catastrofe. Sulla carta perché, come spiega la presidente dell'Emilia Romagna facente funzione Irene Priolo, è fondamentale distinguere tra le risorse del Ministero dell'ambiente per la difesa del suolo - in ottica di prevenzione dal dissesto - e quelle nella disponibilità del Commissario alla ricostruzione, Francesco Figliuolo, che sono invece per il post alluvione 2023.
Così, facendo i conti, i soldi a disposizione della Regione in fase di programmazione e per le prime urgenze sono stati tutti utilizzati così come i fondi a disposizione della Regione su fondi Statali per l’importo di 580 mln di euro in 14 anni.
Il miliardo e 200 milioni stanziati dall’Ue per il dissesto idrogeologico stanno ancora nelle casse del ministero dell’Ambiente. Poi, dopo l’emergenza di 16 mesi fa, a fronte dei danni subiti di 8,5 miliardi, lo Stato ne ha impegnati solo 3,9, a disposizione del Commissario per la ricostruzione, il generale Figliuolo. Un miliardo era però relativo alla cassa integrazione per le aziende colpite dall’alluvione. Non un euro è stato speso dalle aziende che hanno ricominciato subito a lavorare e quindi sono stati nuovamente stornati allo Stato. Di quei 2.900 mln di euro effettivamente disponibili, ad oggi, il Commissario ne ha impegnati 1.534. Ma vediamo le cifre nel dettaglio.
La sicurezza idrogeologica
I fondi dati dal governo per la sicurezza idrogeologica all’Emilia-Romagna sono stati circa 580 milioni, risorse destinate alla difesa del suolo in 14 anni con una media di 35-40 milioni all'anno. Sono assegnati dal Ministero dell'ambiente. Per questi fondi sono previsti rendiconti periodici e un report annuale su come sono stati utilizzati. La Regione sottolinea di averli utilizzati, coi resoconti disponibili al ministero dell'ambiente. In questi 14 anni, l'85% degli interventi previsti è stato realizzato, spiega la regione, il 15% è in corso d'opera (relativi agli ultimi stanziamenti) o in progettazione, "sempre nel pieno rispetto dei cronoprogrammi previsti dai progetti autorizzati".
Quindi:
Fondi erogati 580 mln euro
Fondi Spesi 100%
Piano nazionale di difesa idrogeologica
Esiste poi un piano nazionale di difesa idrogeologica - sempre di competenza del Ministero dell'ambiente, sottolinea la Regione - che prevede interventi in Emilia-Romagna da finanziare con 4,5 miliardi su cui la Regione non ha ancora avuto risposta.
I fondi post alluvione 2023 a disposizione del Commissario Figliuolo.
Quanto ai fondi erogati dal Governo dopo l'alluvione 2023, i danni subiti sono stati quantificati dall’Emilia-Romagna in 8,5 miliardi di euro. Il governo ha stanziato 3,9 miliardi complessivi, compreso un miliardo circa per cassa integrazione e ammortizzatori sociali (non spesi e ritornati allo stato perché le imprese hanno fin da subito cercato di riprendere l’attività lavorativa). Di fatto, si tratta di 2,9 miliardi. L'Unione Europea ha messo inoltre a disposizione 1,2 miliardi di euro di cui il governo ancora non ha fissato modalità di utilizzo.
INTERVENTI IMMEDIATI
Complessivamente, subito dopo l'emergenza, i lavori di ripristino del territorio hanno visto 402 interventi immediati: 130 già completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra prime urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali.
INTERVENTI SUI FIUMI
Gli interventi urgenti sui fiumi, in particolare, sono tutti realizzati o in corso: sono 152 per oltre 137 milioni.
INTERVENTI DI DIFESA IDRAULICA
Inoltre, si contano altri 298 interventi (di cui 148 già conclusi) di difesa idraulica per 267,5 milioni.
INTERVENTI INFRASTRUTTURE VIARIE
Per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 3.369, per oltre 790 milioni.
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Tanto si doveva ai pinocchi pronti solo a criticare e a sputare veleno, non fornendo dati, o perché non sono capaci di leggerli, o perché -appunto come Pinocchio- sono abituati a mentire.
Buon fine settimana a tutti.
