ANCHE STAVOLTA I RUMORS CHE VENIVANO DAL MONDO DELLA DIPLOMAZIA ERANO CORRETTI.
Le voci del mondo diplomatico dicevano che i paesi arabi non si sarebbero mossi a sostegno di Hamas o di Hezbollah. E così è stato. Chi si aspettava una forte reazione sbagliava. I terroristi sono isolati, in una opinione pubblica araba che è infine disposta a lasciarli massacrare senza versare troppe lacrime. Forse (ripeto: forse ) nemmeno l’Iran è disposto a rischiare la guerra per salvare Hamas e Hezbollah. Forse perché lì i moderati hanno vinto le ultime elezioni. Forse perché la gente è stanca dell’embargo e vorrebbe ricominciare a fare affari con l’Occidente. Si dice che l’Iran abbaierà un po', ma senza mordere. Così, anche gli States continueranno a protestare, a chiedere a Netanyahu il cessate il fuoco ma non fermeranno il flusso di dollari, armi ed informazioni con cui lo sostengono. E forse Netanyahu dirà che la pace si può anche fare, a patto che si dichiari che il terrorismo è finito. Quest'ultimo punto è il più difficile: chi può fare una tal dichiarazion...