Ulteriore rinvio della comunicazione della pena comminata aTrump

 


Il Giudice Juan Merchan, di New York, ha rinviato per la seconda volta la data in cui avrebbe dovuto rendere nota la pena per la sentenza di condanna dell'ex presidente Donald Trump, già ritenuto, all'unanimità, dalla Giuria popolare, colpevole di tuti i 34 capi di accusa.

Negli States, infatti, la Giuria popolare decide, irrevocabilmente, se l'imputato è colpevole o innocente.

 Nel caso in cui l'imputato sia stato ritenuto colpevole, è il Giudice che determina quali e quante pene comminare.

Trump è stato ritenuto colpevole di tutte 34 le accuse che gli erano state mosse, e il Giudice Juan Merchan avrebbe dovuto esprimersi prima in luglio, ma rinviò al 18 settembre (la scorsa notte, per noi), ma ha rinviato ulteriormente. Al 26 novembre, dopo le elezioni.

Merchan ha scritto di aver preso questa decisione "per evitare qualsiasi apparenza, per quanto ingiustificata, che il procedimento sia stato influenzato o cerchi di influenzare le imminenti elezioni presidenziali a cui l'imputato è candidato". 

"La Corte è un'istituzione giusta, imparziale e apolitica", ha continuato, aggiungendo che il rinvio "dovrebbe dissipare ogni ipotesi secondo cui la Corte avrebbe emesso una decisione o imposto una sentenza per dare un vantaggio o per creare uno svantaggio a un partito politico e/o a un candidato per qualsiasi carica".

Merchan ha ampia discrezionalità nel determinare la sentenza di Trump. Le accuse prevedono una pena massima di quattro anni di carcere, ma Merchan può anche emettere una sentenza che prevede una serie di alternative alla detenzione, tra cui la libertà vigilata. 

La maggior parte degli osservatori legali crede che Trump non potrà evitare la prigione, dato il suo status di recidivo e le condanne emesse per lo stesso crimine in altri casi.

Personalmente, se io fossi un cittadino degli Stati Uniti d'America, non voterei Trump nemmeno se fossi repubblicano, con il rischio di eleggere un Presidente carcerato, e farmi ridere dietro da tutto il mondo.

Buon tutto a tutti, amici statunitensi ed amici italiani.






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