GLI OLIGARCHI DEL TERZO MILLENNIO

Ha vinto lui, anzi, hanno vinto loro; gli oligarchi, i ricchissimi.

Incredibile ma vero, hanno vinto con i voti di decine di milioni di poveri. 

Alcuni sostengono che la colpa sia dei Democratici, che avrebbero abbandonato il popolo, la gente, i deboli, i poveri.

Ma non è del tutto vero.

Le uniche politiche di difesa dello Stato sociale, negli ultimi decenni, sono state messe in campo da governi progressisti, da Obama e da Biden. 

Forse avrebbero potuto fare meglio, ma non è che Trump abbia dichiarato, in campagna elettorale, che avrebbe fatto di più e meglio per loro, i poveri.

Ha dichiarato che taglierà i sussidi, e che per quelli in difficoltà le cose andranno peggio.

Perché negli Stati Uniti non c’è -come da noi in Italia, per esempio- il problema della disoccupazione. Lavoro c’è n’è. 

Non è stata, quindi, la situazione economica la causa dello spostamento di decine di milioni di voti dai Democratici ai Repubblicani. È qualcosa di diverso, è un'aria nuova, che si respira, da un po', anche da noi, in Italia, ed anche in Europa.

Mi occupo di comunicazione, e so bene quanto contino le emozioni, le impressioni, le mode, i trend, le sensazioni veicolate in Internet, anche attraverso i social. Mai, nella Storia dell’Umanità, era accaduto che la voglia di migliorare, di progredire, e/o di rialzarsi dopo essere caduti, di superare momenti di difficoltà, fosse caduta così in basso.

I primi venticinque anni di questo terzo millennio sembra abbiano cambiato il mondo.

Sempre più spesso si sente dire che questa Democrazia non funziona più, è complicata, lenta, macchinosa, ha troppe regole, troppi ammortizzatori, troppe intermediazioni, troppi vincoli, difficile da capire. 

E, soprattutto, che la realtà è ben diversa da quanto previsto dagli Statuti, dalle Costituzioni, dalle Leggi.

La gente, il popolo, si sente assoggettata ai politici, e quindi alla Politica, è stanca, e addirittura non esercita nemmeno più il diritto di voto, anima della Democrazia.

E il pensiero trasmesso dagli oligarchi, con abilità diabolica, con i diabolici strumenti di comunicazione di cui sono padroni, è il seguente:

'Se le cose vanno male vuol dire che la Democrazia non funziona, non è possibile essere, ognuno, autore del proprio destino. Meglio affidarsi ad un capo, ad uno che farà gli interessi di tutti, come d'altronde è accaduto per secoli. Così la politica non sarà più affar nostro, ma solo affar suo. Penserà a tutto lui. Lui, che ha dimostrato di saper fare i suoi interessi, tant'è che è ricchissimo, farà anche i nostri.'

Questa menzogna, questo mantra, ripetuto milioni di volte, con messaggi subliminali, ma anche in chiaro, è diventato verità.

E così come un secolo fa gli italiani applaudivano le dichiarazioni di guerra di Mussolini, e i tedeschi i proclami dell'ideologia nazista della razza di Hitler, al solo ascoltare i loro discorsi per radio, il tutto sotto la sapiente regia di Pavolini, Ministro della Cultura Popolare del governo italiano, e di Goebbels, Ministro della Propaganda del governo tedesco, oggi decine di milioni di cittadini degli Stati Uniti d'America, naturalmente democratici, abbacinati con strumenti un milione di volte più potenti della radio degli anni venti e trenta del secolo scorso, hanno votato il repubblicano Trump.

Qualcosa di simile è avvenuto nel 2022 in Italia, paese nel quale se gli astenuti e i pensionati fondassero un partito prenderebbero il 60% dei voti. Ed invece F.lli d'Italia governa col 27%.

Concludo.

L'amministrazione Trump, affollata di oligarchi proprietari dei più potenti mezzi di comunicazione esistenti al mondo, è quanto di più pericoloso potesse arrivarci tra capo e collo in questo 2025.

È fondamentale che l'Unione Europea, con un rigurgito di orgoglio, trovi la forza di resistere alle problematiche incipienti.


Buon tutto a tutti,

belli e brutti, 

ma non ai farabutti.






Gli articoli più letti

PRESEPI E BUROCRAZIA

DI COSTELLAZIONI SATELLITARI

MMCS - communicatio dpt