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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

TRUMP HA INIZIATO UNA GUERRA MAFIOSA PER IL POTERE GLOBALE

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Donald Trump, a capo di una organizzazione mafiosa nella quale sono confluiti alcuni plutocrati criminali, ha scatenato una guerra finalizzata al conseguimento del potere globale, alla costituzione, in modo stabile, di un nuovo ordine mondiale in cui è la forza ad avere ragione, in cui le grandi potenze concludono accordi minacciando quelle piccole.  Così come le mafie nostrane bruciano un negozio o un magazzino, uccidendo anche qualche dipendente di quell’impresa, per terrorizzare il proprietario e convincerlo a pagare il pizzo, Trump e la sua cosca, attualmente in joint-venture con la cosca di Putin, e la temporanea manovalanza della Corea del Nord, stanno grassando l’Ucraina.  Oggi.  E domani? Quali potrebbero essere le prossime vittime di questi nuovi gangster della geopolitica? Penso, e spero, che il Congresso degli Stati Uniti d’America, i mercati finanziari, i cittadini statunitensi, e anche quelle multinazionali a cui il disordine porterebbe nocumento, riusciranno...

dal web, attribuito alla Presidente messicana Claudia Steinbaum

Quindi, avete votato per costruire un muro . . .  Bene, cari americani (che poi non capite molto di geografia, dato che per voi l’America è il vostro Paese, non un continente) è importante che scopriate, prima che venga posato il primo mattone, che oltre quel muro ci sono più di 7 miliardi di persone. Ma dato che non conoscete davvero il termine persone , le chiameremo consumatori .  Ci sono oltre 7 miliardi di consumatori pronti a sostituire i loro iPhone con dispositivi Samsung, o Huawei, in meno di 24 ore.  Possono anche sostituire Levi’s con Zara o Massimo Duti. In meno di sei mesi, possiamo facilmente smettere di acquistare auto Ford o Chevrolet e sostituirle con Toyota, KIA, Mazda, Honda, Hyundai, Volvo, Subaru, Renault o BMW, che sono tecnicamente migliori delle auto prodotte da voi.  Quei 7 miliardi di persone possono anche smettere di abbonarsi a Direct TV, e non vogliamo farlo, ma possiamo smettere di guardare film di Hollywood e iniziare a guardare più pro...

NUBI SU TRUMP IN USA

Calo della fiducia di famiglie e imprese dopo 5 settimane di regno di Trump.  L'economia statunitense comincia a risentire dei tagli arbitrari ed inattesi e dei dazi, che stanno determinando caos ed incertezze. Decine di migliaia di dipendenti pubblici licenziati, progetti finanziati dalle varie Agenzie bloccati, idem nel mondo R&D [ricerca e sviluppo], e così via, vogliono dire centinaia di migliaia di famiglie che non spendono più, e le aziende della GDO [Grande Distribuzione Organizzata], e i sole agent [importatori esclusivi] di prodotti stranieri, solo per fare qualche esempio, non incassano. E quando gli imprenditori non incassano non guadagnano e non pagano tasse, e peggio ancora non fanno nuovi investimenti.  E il Tesoro degli States non incassa. E nell'immediato risultati non si vedono. È normale, certo. Ma intanto,  l' indice di gradimento di Trump è già cominciato a scendere. La terapia Trump, insomma, sembra essere eccessivamente invasiva, comporta pene...

ALCUNE DELLE CAUSE LEGALI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE TRUMP

Contestazione della nomina di Musk al DOGE. I Procuratori Generali di 14 Stati sostengono che la nomina fatta da Trump del miliardario Elon Musk al Dipartimento per l'efficienza governativa (DOGE) viola la Costituzione, che affida tale prerogativa al Senato degli Stati Uniti.

TRUMP E PUTIN DISTRUGGONO L'ORDINE POSTBELLICO

di Zanny Minton Beddoes  su The Economist. Sono giornalista da tre decenni e in tutto questo tempo ho vissuto poche settimane così vertiginose come questa. Gli attacchi dell'11 settembre, alcuni momenti della crisi finanziaria globale e le prime fasi della pandemia di Covid sono alcuni dei rari casi in cui il mondo è sembrato cambiare radicalmente nel giro di pochi giorni. Per noi in Europa i cambiamenti geopolitici di questa settimana sembrano altrettanto monumentali. Il presidente Donald Trump sembra abbandonare l'Ucraina, voltare le spalle all'alleanza transatlantica che dura dalla seconda guerra mondiale e accettare all'ingrosso i punti di discussione di Vladimir Putin. Alla conferenza sulla sicurezza di Monaco dello scorso fine settimana, dove il tono pubblico dell'America nei confronti dei suoi alleati europei si è spostato verso una vera e propria ostilità, mi sono sentita  come se fossi in prima fila mentre si faceva la storia.  Da allora gli eventi si son...

DI GUERRE E DI INFAMITÀ

La bozza del contratto pre-decisionale tra Stati Uniti e Ucraina, contrassegnato come “Privileged & Confidential” e datato 7 febbraio 2025, presentata da Trump a Zelensky. Stati Uniti ed Ucraina costituiranno un fondo di investimento congiunto per garantire che “le parti ostili al conflitto non traggano beneficio dalla ricostruzione dell'Ucraina”. Un protettorato economico americano sull'Ucraina, insomma, che protegga Kiev dai saccheggi russi, traendone tutto il beneficio possibile. L'accordo riguarda principalmente il "valore economico delle risorse naturali dell'Ucraina", che include “minerali, petrolio, gas, porti e altre infrastrutture”, e, in generale, eventuali altre risorse. [NdR: come può un accordo internazionale contenere una condizione ineludibile così generica?]. L’accordo sarà regolato dalla legge dello Stato di New York, senza considerare i principi di conflitto di leggi. [NdR: come può un accordo internazionale essere regolato dalle leggi de...

L'EDITORIALE DELL'ELEFANTINO

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di Giuliano Ferrara In bocca a Trump “pace” è diventata una parola sinistra. Era una rete protettiva della dignità, della cultura, della comune umanità, con molti equivoci, anche. Ma oggi nell’ansia del negoziato trilaterale delle autocrazie, si è trasformata in un incubo commerciale, uno sfregio al meglio della storia d’Europa. Di questi tempi tragicamente interessanti la cosa che immalinconisce di più è il destino della parola pace, PACE: è diventato un termine sinistro. Da piccolo alla marcia Perugia-Assisi mi misero in mano un cartello che diceva “vogliamo crescere in pace”, e siccome ero più che cicciottello, tutti i compagni di strada ridevano bonariamente all’idea che chiedessi di crescere ancora di più. Poi la guerra, di cui avevo sentito dai genitori e dai nonni, come tutti i boomer, l’ho vista direttamente nella forma spietata, orrenda, della guerra civile libanese, nei campi, nella valle della Bekaa. Ne ho provato una naturale, infinita ripugnanza. Erano i tempi della viole...

QUESTO TANTO STROMBAZZATO SUMMIT TRA GOVERNO E MAGISTRATURA, COSA VUOL DIRE?

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  I tre poteri su cui si fonda la nostra Repubblica democratica sono separati ed indipendenti, ma non hanno lo stesso peso. Il POTERE LEGISLATIVO ( fare le leggi, che descrivono come lo Stato ha deciso di funzionare)  spetta al Popolo, che lo esercita attraverso i propri rappresentanti in Parlamento. Il POTERE ESECUTIVO (eseguire l’attività amministrativa diretta a realizzare quanto previsto dalle leggi)  spetta al Governo. Il POTERE GIUDIZIARIO (decidere sulle controversie applicando le leggi) spetta alla Magistratura. * * * * * * IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ed altre utili informazioni e riflessioni. Il Presidente della Repubblica nomina il Governo (l’esecutivo).  Dopo le elezioni politiche, incarica un cittadino di formare il Governo; interviene con la sua autorità morale nell'attività di formazione dello stesso.  Entro dieci giorni dalla sua formazione, il Governo si presenta alle Camere per il voto di fiducia, che viene concesso (o negato) tramite mozi...

TRUMP SU GAZA

di Federico Rampini   Con l'uscita su Gaza, Trump è riuscito di nuovo in una delle cose che gli riescono meglio, unire tutti gli altri contro se stesso. E il coro è quasi unanime nel mondo intero. Quello che lui ha detto su Gaza è un'imbecillità, una provocazione o peggio ancora il tradire degli impulsi imperialisti che tra l'altro contraddicono tutta la sua storia passata, visto che lui era stato un feroce e spietato critico delle guerre mediorientali dei suoi predecessori alla Casa Bianca. Insomma, finalmente il mondo intero è d'accordo sul Medio Oriente e naturalmente quando si passa al passo successivo, cioè visto che Trump è un pazzo, un imbecille o un imperialista, che cosa si fa per Gaza? E qui diciamo che il merito, se così si può dire, dell'uscita di Trump è di evidenziare ancora una volta le ipocrisie di tutti gli altri. Hamas, che ha governato Gaza in questi anni, ha sempre avuto nella sua volontà di mantenere lo status a Gaza un unico obiettivo e cioè...

DIFFICILMENTE UN LEADER AVREBBE POTUTO FARE PEGGIO DI PUTIN

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di Roberto Weitnauer Da quando Putin ha iniziato la "manovra militare speciale" le cose gli sono andate davvero malissimo. Ma non si tratta di una questione di sfortuna, bensì di mancata lungimiranza a livello elementare. È curioso considerare quante persone non facciano mente locale alla questione e ritengano ancora il leader russo uno che, tra una minaccia nucleare e l'altra, sappia come agire; insomma, uno sveglio che ha sempre pronto un piano di riserva vincente. Non è così. Putin sta gravemente ferendo l'Ucraina, questo è evidente, e si rapporta alle notevoli risorse militari, soprattutto in termini di truppe, su cui costui può fare affidamento. Tuttavia la sua posizione geostrategica complessiva ha subito un peggioramento progressivo e di enorme portata nel giro di soli tre anni. Si tratta del tempo intercorso dalla sua decisione - decisamente avventata e accompagnata da un discorso pubblico delirante - di invadere uno stato sovrano e indipendente. Al di là del...

DELL'INFAMITÀ DELLA RICOSTRUZIONE

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Comincia a girare, nei salotti del potere, nei briefing degli operativi delle multinazionali, nelle riunioni degli organismi politici internazionali, e in quelle dei think tank, la parola ricostruzione. Sono gli sciacalli, quelli che si tengono lontani dai combattimenti, ma che arrivano per primi, appena finita la guerra, per spolpare i cadaveri, appetizers dei lauti pasti che arriveranno con LA RICOSTRUZIONE. Quelle all’Ordine del Giorno sono la ricostruzione dell’Ucraina e della Palestina. Mi viene in mente il buon Trilussa, e la sua ‘ Ninna nanna de la guera ’ . . . . . . . . . Chè quer covo d'assassini che c'insanguina la tera sa benone che la guera è un gran giro de quadrini che prepara le risorse pe li ladri de le Borse. Ma chi non fa parte di quel covo d'assassini e di ladri non può fare a meno di chiedersi come si potranno ricostruire decine, centinaia, di migliaia di vite umane, di ricordi, di piccole e grandi storie, di cui è fatta la Storia. Vorrei . . . pijà ...

JEAN CHRETIEN SI È FATTO UN REGALO

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  L’ex primo ministro canadese Jean Chretien, in occasione del suo 91esimo compleanno, si è fatto un regalo: dalle colonne del quotidiano canadese Globe and Mail ha mandato affanculo Donald Trump. * * * Oggi è il mio 91° compleanno. È un'opportunità per festeggiare con la famiglia e gli amici. Per guardare indietro alla vita che ho avuto il privilegio di condurre. E per riflettere su quanto sia cresciuto e cambiato questo paese che tutti amiamo così tanto nel corso dei nove decenni che sono su questa Terra. Anche quest'anno ho deciso di farmi un regalo di compleanno. Farò qualcosa in questo articolo che non faccio più molto spesso, e parlerò di un grande problema che colpisce lo stato della nazione e che infastidisce profondamente me e tanti altri canadesi: gli insulti del tutto inaccettabili e le minacce senza precedenti alla nostra sovranità da parte del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Ho due messaggi molto chiari e semplici. A Donald Trump, da vecchio a ve...