TRUMP E PUTIN DISTRUGGONO L'ORDINE POSTBELLICO
di Zanny Minton Beddoes
su The Economist.
Sono giornalista da tre decenni e in tutto questo tempo ho vissuto poche settimane così vertiginose come questa. Gli attacchi dell'11 settembre, alcuni momenti della crisi finanziaria globale e le prime fasi della pandemia di Covid sono alcuni dei rari casi in cui il mondo è sembrato cambiare radicalmente nel giro di pochi giorni. Per noi in Europa i cambiamenti geopolitici di questa settimana sembrano altrettanto monumentali. Il presidente Donald Trump sembra abbandonare l'Ucraina, voltare le spalle all'alleanza transatlantica che dura dalla seconda guerra mondiale e accettare all'ingrosso i punti di discussione di Vladimir Putin.
Alla conferenza sulla sicurezza di Monaco dello scorso fine settimana, dove il tono pubblico dell'America nei confronti dei suoi alleati europei si è spostato verso una vera e propria ostilità, mi sono sentita come se fossi in prima fila mentre si faceva la storia.
Da allora gli eventi si sono susseguiti rapidamente su entrambe le sponde dell'Atlantico. In Europa è scoppiato il panico, quando i leader del continente si sono resi conto che il paese che aveva creato la NATO ora sembra pronto a distruggerla.
In America, nel frattempo, il signor Trump completa il primo mese della sua presidenza continuando ad allargare i confini del suo potere.
Per riflettere questi eventi epocali, usciamo, insolitamente, con due diverse copertine, questa settimana, che presentano il signor Trump.
In Europa i nostri designer hanno messo il signor Trump a capo di un lungo tavolo in stile Putin, a conferire con il presidente russo.
Noterete i posti vuoti: è lì che qualcuno come Volodymyr Zelensky, il presidente dell'Ucraina, avrebbe potuto sedersi se non fosse stato escluso dai colloqui iniziali dal signor Trump.
Una guerra di parole tra i due sta crescendo.
Sotto il signor Trump, l'Ucraina viene tradita, la Russia viene riabilitata e non si può più contare sull'America per venire in aiuto dell'Europa in tempo di guerra.
Le implicazioni per la sicurezza dell'Europa sono gravi, ma ciò deve ancora essere compreso dai leader e dai popoli dell'Europa.
La seconda nostra copertina presenta il signor Trump ornato di una corona.
Da quando è tornato in carica è riuscito ad entusiasmare i suoi elettori, e a lasciare attoniti i suoi oppositori.
Il presidente afferma che sta eliminando sprechi, frodi e abusi.
L'opposizione, invece, dichiara che sta trascinando il paese in una crisi costituzionale, o addirittura in un'autocrazia trumpiana.
Abbiamo valutato attentamente il primo mese del signor Trump, analizzando i fatti senza pregiudizi, ma con uno sguardo attento alla storia.
Il presidente ha il diritto di stabilire nuovi obiettivi per la burocrazia.
Il signor Trump non è certo il primo uomo nello Studio Ovale con ambizioni massimaliste.
Ed è ancora lontano dal sovvertire l'ordine costituzionale americano.
Ma il modo in cui il signor Trump persegue i suoi obiettivi, a volte con crudeltà gratuita, è pericoloso e sbagliato.
E conoscendo il modo di fare del signor Trump, sappiamo che sarà capace di qualunque atto, anche estremo.
Prepariamoci per una lotta titanica.