CHE SOGNO!
Ho sognato.
E poco fa mi sono svegliato, di soprassalto.
È notte fonda, ancora. Mi ci sono voluti cinque minuti, o forse più, per capire che quanto mi scorreva davanti agli occhi era stato un sogno, e non il ricordo di un fatto avvenuto realmente.
Forse perché era una bella storia.
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Roma. Casa Santa Marta. 11:30 del mattino del giorno di Pasqua dell'anno del Signore 2025.
James David Vance, vice Presidente degli Stati Uniti d'America (convertitosi, all’età di 35 anni, al cattolicesimo, e battezzato e cresimato nella Chiesa cattolica del priorato di St. Gertrude a Cincinnati, Ohio, nell’agosto del 2019), sta parlando con Papa Francesco.
Francesco parla con voce flebile. È convalescente da una brutta broncopolmonite che solo poche settimane fa stava per ucciderlo. Ma la voce, seppur flebile, è ferma. E sta dicendo:
Noi cristiani, figliolo, sappiamo che è stato Dio a creare l'Universo, di cui questo Pianeta è parte.
E sappiamo che Dio ha affidato il dominio del Pianeta agli esseri umani.
TUTTO il Pianeta a TUTTI gli esseri umani. Senza distinzione di razze, di etnie, di gruppi, né di territori.
Dio non ha creato confini, e tanto meno costruito muri, tra un popolo e l’altro.
Perché Dio riconosce un unico popolo, quello dei Suoi figli, e a tutti loro ha destinato questo mondo.
Non sto molto bene, figliolo, e non posso dedicarti molto tempo, oggi.
Ma ti prego, con tutto il cuore, di ricordare sempre, nella tua attività politica, questa convinzione di noi cristiani: Dio ha creato TUTTO IL MONDO, SENZA CONFINI, per TUTTI GLI UOMINI, SENZA DISTINZIONI.
Benedico te e la tua famiglia, nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.
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Ora posso anche tornare a dormire tranquillo.