L'UNGHERIA ESCE DALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE


 

Il Parlamento ungherese ha approvato la proposta del governo di Viktor Orban di avviare il ritiro del Paese dalla Corte Penale Internazionale (CPI); decisione annunciata a inizio aprile durante la visita a Budapest del premier israeliano Benjamin Netanyahu, attualmente oggetto di un mandato di arresto internazionale.

L’Ungheria, in questo modo, diventa l'unico tra gli Stati membri dell'Unione Europea a non riconoscere la Corte Penale Internazionale, mettendo in discussione i principi stessi del rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali su cui si fonda l’UE.

Non dovrebbe essere consentito ad uno Stato membro dell'UE una simile scelta, se non nel caso di uscita dall'Unione.


Mandati internazionali emessi dalla Corte Penale Internazionale ed attualmente vigenti:

- Gerasimov (Russia) ex-viceministro della Difesa e capo di stato maggiore delle forze armate, incriminato per crimini di guerra, inclusi omicidio e saccheggio.

- il Generale russo Kobylash (Russia), incriminato per crimini di guerra, inclusi omicidio e saccheggio.

- l'Ammiraglio russo Sokolov (Russia), incriminato per crimini di guerra.

- il Generale libico Osama Elmasry Njeem;

- l'ex-Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte;

- Thomas Lubanga Dyilo (RD del Congo); condannato per il reclutamento e l’arruolamento forzato di bambini soldato.

- Germain Katanga (RD del Congo); condannato per crimini di guerra, inclusi omicidio e saccheggio.

- Omar al-Bashir (Sudan); incriminato per genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra legati al conflitto in Darfur.

- Saif al-Islam Gheddafi (Libia); accusato di crimini contro l’umanità durante la rivolta.

- Joseph Kony (Uganda); incriminato per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.

- Vladimir Putin (Russia); incriminato per crimini di guerra legati all'Invasione russa dell'Ucraina, tra cui la deportazione illegale di bambini dall’Ucraina alla Russia.

- Marija L'vova-Belova (Russia); commissaria per i diritti dell’infanzia, accusata per il suo ruolo nella deportazione illegale di minori ucraini.

- Sergej Šojgu (Russia) ex ministro della difesa, accusato per il suo ruolo nei bombardamenti contro l'infrastruttura energetica ucraina.

- Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (Palestina);

accusato di crimini di guerra e contro l’umanità durante il massacro del festival musicale Supernova.

- Benjamin Netanyahu (Israele); accusato di crimini di guerra e contro l’umanità per le operazioni militari a Gaza nel 2023.

- Yoav Gallant (Israele); accusato di crimini di guerra e contro l’umanità per le operazioni militari a Gaza nel 2023.

- Patrice-Edouard Ngaïssona (Rep. Centrafricana); accusato di crimini contro l’umanità e di guerra per il ruolo nei conflitti interni.


Tutte queste persone (la Corte Penale Internazionale procede solo contro persone fisiche), se in libertà, costituiscono un problema gravissimo per l'Umanità, ed è assolutamente necessario che vengano immediatamente ristrette in carcere. Lì, ognuno di loro potrà attendere di essere processato con tutte le dovute garanzie.



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