LE VOTAZIONI IN ROMANIA E LA FORZA DELLA PROPAGANDA RUSSA
Pochi giorni fa, il 4 maggio, si è tenuto il primo turno delle elezioni per il rinnovo della Presidenza in Romania.
Erano state indette, con un provvedimento del governo, dopo l'annullamento della tornata elettorale precedente da parte della Corte costituzionale, per presunte interferenze da parte di Stati esteri. L’autorità che presiede alle elezioni aveva trovato prove inoppugnabili di una enorme ed ingiustificata campagna mediatica ad opera della Federazione Russa.
Tuttavia, nessuno dei primi due candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno; pertanto, un ulteriore turno di votazioni si terrà il 18 maggio.
I candidati:
-George Simion, nazionalista, euroscettico, filorusso, di AUR (Alleanza per l’Unità dei Romeni). Propone una immediata Roexit.
-Nicușor Dan, indipendente, europeista.
Indubbiamente alcuni numeri dell’economia rumena forse giustificano dubbi su questa improvvisa voglia di Russia e sui risultati delle elezioni annullate. Infatti:
- 10 miliardi di Euro, il 3% del PIL rumeno, viene dalle rimesse degli emigrati che lavorano in paesi dell’UE. 1.000.000 di rumeni lavora in Italia; 630.000 in Spagna; 884.000 in Germania; 500.000 in altri paesi dell’UE. In totale 3.014.000. Costoro perderebbero permesso di soggiorno, lavoro e sistema sanitario. La Romania conta 19milioni di abitanti e circa 8 milioni di famiglie, il 37,7% delle quali vivono con i proventi di quei lavoratori.
- La Romania ha ricevuto finanziamenti dai Fondi strutturali e di investimento europei per un importo totale di 41 miliardi di euro, di cui oltre 35 miliardi provenienti dal bilancio europeo attraverso la politica di coesione. Oltre a ciò, ha un budget di 30,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono i fondi del Recovery and Resilience Mechanism (il PNRR) di circa 30 miliardi di euro e i fondi europei per la politica agricola comune, pari a 20 miliardi di euro. Fondi a cui non avrebbe più accesso se uscisse dall’Unione Europea.
Ma non si può essere nella testa degli altri.
L’importante è che le Istituzioni internazionali indipendenti, di cui il Governo rumeno ha chiesto la collaborazione, riescano a fornire aiuto affinché il secondo turno di elezioni non abbia indebite ingerenze esterne al paese, e così la campagna elettorale si svolga in par condicio, con parità ed imparzialità nell'accesso ai mezzi di comunicazione per tutti i soggetti politici durante il periodo elettorale.
E che non vi siano brogli elettorali .
Tutto ciò premesso, auguri di cuore a tutti i cittadini della Romania per queste elezioni.
