TÀCHES AL TRAM!

 


Il partito di Matteo Salvini si chiama LEGA PER SALVINI PREMIER (LSP), comunemente nota come Lega. 

È un partito politico italiano fondato il 14 dicembre 2017. 

[È importante distinguere questa denominazione dalla precedente LEGA NORD (quella che ha rubato i 49 milioni, mai restituiti, e che ancora giuridicamente esiste), che è stata politicamente sostituita dalla LEGA PER SALVINI PREMIER nel 2019.]

Questo partito è parte della coalizione dell’attuale Governo.

Ma che coalizione è quella in cui una delle parti è perennemente in contrasto con le altre?

Cioè: se togliamo all'attuale coalizione i pur piccoli numeri di Salvini, non è forse vero che il Governo non gode più della maggioranza, e quindi deve dimettersi e andare a casa?


Salvini (vice-premier) grida ad un Capo di Stato amico dell’Italia 'Tàches al tram!' e ciò, oltre a dimostrare, una volta in più, che l’uomo non conosce le buone maniere, assolutamente indispensabili per fare il vice-premier, conferma e rafforza quanto sopra dichiarato: 

ALLA GUIDA DEL NOSTRO PAESE NON C’È PIÙ UNA COALIZIONE COMPATTA. E AL VOLANTE DI UN AUTOMEZZO NON PUÒ ESSERCI CHI TIRA DA UNA PARTE E CHI TIRA DALL’ALTRA , PERCHÉ COSÌ SI VA A SBATTERE!


Sull’opzione dell’invio di truppe in Ucraina Meloni (il Governo) propone, ufficialmente, l’estensione all’Ucraina dell’art. 5 della Nato, ma Salvini non è d’accordo. Ma non in una riunione tra parti della coalizione, dove, alla fine della discussione, si prende una decisione e si rispetta. No. Salvini insulta un Capo di Stato (Macron). Insomma parla a nuora perché suocera (Meloni) intenda.


E non è la prima volta di una opposizione interna alla maggioranza.


  • Sull’immigrazione, il Governo italiano ha sposato la collaborazione con l’Unione Europea, ed ha votato a favore, al Consiglio Europeo [i cui membri sono i Capi di Stato o di Governo dei 27 Stati membri], ma la Lega, al Parlamento Europeo, ha votato contro.
  • Sull’economia, il Governo italiano ha sostenuto, al Consiglio Europeo, la riforma del Patto di stabilità, ma la Lega, al Parlamento Europeo, ha votato contro.

  • Sull’energia, il Governo ha scelto di sostenere la fine del mercato tutelato, andando contro la posizione di Salvini. 

  • Meloni ha sostenuto la presidenza di Ursula von der Leyen, detestata da Salvini. 
  • Sulla politica estera, il Governo è schierato contro i principali alleati di Salvini (Le Pen, Orbán e AfD).
  • Sulle pensioni, il Governo disincentiva le pensioni anticipate, rottamando la retorica salviniana sulla necessità di mandare in pensione più persone possibili per ‘garantire un futuro ai giovani’.
  • Sull'autonomia differenziata, il Governo ha rafforzato quella di Roma Capitale (avversata dalla Lega), e dimenticato le regioni del Nord. 


Sia chiaro: non sto esprimendo opinioni personali, in favore o contro gli argomenti sopracitati, e quindi in favore o contro il Governo o la Lega.

STO STIGMATIZZANDO, E DISAPPROVANDO CON FERMEZZA, QUESTA SITUAZIONE DI UN GOVERNO CHE NON HA PIÙ RAGIONE DI ESISTERE, A CAUSA DEL DISACCORDO TRA LE PARTI DELLA COALIZIONE CHE LO COMPONGONO.


Quando il Presidente della Repubblica conferì a Giorgia Meloni, sulla base dei risultati elettorali, l'incarico di formare un Governo, e la Meloni si presentò al Quirinale con Tajani, Salvini e Lupi, e tutti costoro dichiararono che erano d’accordo sul programma di Governo, Mattarella accettò per buone le loro dichiarazioni, e sdoganò quel Governo, invitandolo a chiedere la fiducia del Parlamento, che gliela concesse.


Oggi la situazione è completamente diversa. Quell’accordo, obiettivamente, non esiste più, e quel Governo deve andarsene, perché continuando così farà del male all’Italia.


Buon tutto a tutti.



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