RICORDI DI GUERRA - n° 77, del 6 ottobre 2025

 



Conobbi Vyacheslav Leontyev al Moskovskiy kruzhok zhivopistsev i skul'ptorov (Circolo pittori e scultori di Mosca), che frequentavo millantando capacità (in realtà ben poco note) di esperto in ekfrasis (la descrizione, con parole, di un'opera d'arte visiva: un quadro, una scultura, un edificio, etc).

In realtà in quel Krug (Circolo) si mangiava e si beveva meglio, ma con pochi rubli, che al ristorante dell’allora famoso Cosmòs, in Prospect Mira.

Vyacheslav Leontyev era il boss dell’organo di stampa del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (dal 1912 al 1991) Pravda (La Verità).

Aveva una dozzina di anni più di me, ed un potere un milione di volte più grande del mio, ma era cortese e simpatico, e fu un piacere parlare una ventina di minuti con lui.

Leggo oggi che è diventato l'ultimo pezzo grosso russo a morire cadendo da una finestra , uno delle decine, forse centinaia, di funzionari deceduti in circostanze misteriose negli ultimi anni.

È stato trovato morto nel piazzale del condominio dove viveva, a Mosca.

L’agenzia di stampa statale TASS ha riportato quanto dichiarato dalla polizia: “l'uomo si è gettato dalla finestra; era affetto da esaurimento nervoso”.


Vyacheslav Leontyev sapeva moooolto dei soldi del partito: la casa editrice Pravda era l'impresa più redditizia nell'impero commerciale del Comitato centrale del PCUS (il Partito Comunista dell'Unione Sovietica).

E non deve sembrare strana una tale affermazione, perché Nihil sub sole novum, ‘nulla di nuovo sotto il sole’, se pensiamo ai padroni dei media (mezzi di comunicazione di massa, ed anche, e troppo spesso, mezzi per comandare le masse) dei nostri tempi, in Italia (Berlusconi, Angelucci, etc) e nel mondo.

Non ho informazioni sullo stato di salute psichica di Vyacheslav Leontyev, ma non posso non riflettere sul fatto che ciò avviene solo pochi mesi dopo che Andrey Badalov, vicepresidente della compagnia petrolifera russa Transneft, è stato trovato morto sotto le finestre di una casa sull'autostrada Rublyovo-Uspenskoye.

E potrei continuare per ore, citando recenti incidenti in cui figure pubbliche e imprenditori russi sono morti in circostanze definite cadute da una finestra, o, senza ipocrisie, defenestrazioni.


Buona domenica, gente!


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