SE GROKIPEDIA È IL FUTURO, CHI CI PROTEGGERÀ DALLA DISINFORMAZIONE?
Il 28 ottobre Elon Musk ha lanciato Grokipedia, la prima versione di una enciclopedia online alimentata completamente dall’intelligenza artificiale.
L’intento è di sfidare Wikipedia, con un prodotto creato esclusivamente dagli algoritmi e svuotato di ogni contributo umano.
La scrittura delle voci si baserà su fonti non dichiarate e -al momento- gli utenti non possono intervenire per modificare.
Se questo è il futuro, chi ci proteggerà dal rischio di disinformazione?
I modelli linguistici generativi possono produrre affermazioni non accurate o inventate, le cosiddette “allucinazioni”, poiché mescolano fatti e opinioni in modo indistinto.
Nei suoi (quasi) 25 anni di vita, Wikipedia ci ha dimostrato che la forza sta proprio nelle persone! Migliaia di volontari da ogni angolo della terra, che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze, per produrre in modo responsabile una conoscenza libera, verificata e accessibile a chiunque.
Il tasto “Modifica” non è un dettaglio, ma è il cuore di un mondo in cui il sapere è aperto e partecipativo.
Su Wikipedia le modifiche prive di fonti o con un punto di vista parziale vengono corrette in pochi minuti grazie al lavoro dei volontari.
È questo meccanismo di controllo diffuso, basato sulle persone e non sugli algoritmi, a garantire un livello di affidabilità che nessun’altra piattaforma può assicurare.
La conoscenza libera e informazioni affidabili, non soggette a censura, sono ciò che permette alla democrazia di vivere e crescere.
Wikimedia Italia è un’associazione di promozione sociale che dal 2005 favorisce il miglioramento e l’avanzamento del sapere e della cultura, promuove un sapere aperto e accessibile a tutti, ed è il capitolo italiano del movimento Wikimedia Foundation, che, tra altri progetti di conoscenza libera, sostiene Wikipedia.
Wikimedia Foundation -è bene ricordarlo- è un ente giuridico privato senza scopo di lucro, i cui obiettivi (educazione, cultura, ricerca, etc) sono di pubblica utilità. Si è sempre ed esclusivamente finanziato con piccole donazioni provenienti da centinaia e centinaia di migliaia di persone amiche ed utenti in tutto il mondo, ed ha rifiutato, nel tempo, centinaia di cospicue offerte però legate al mondo della pubblicità e/o del business in generale.
Dobbiamo proteggerci dai rischi della disinformazione.
Non si tratta di rifiutare le nuove tecnologie, ma di prestare attenzione a quali campi applicarle.
