DI FORMAZIONE SCOLASTICA E DI INTERNET

 


Pur essendo false, il 74% delle informazioni in Internet vengono spesso prese per vere dai cittadini italiani.

Da quali italiani?

Da chi non ha cultura di base sufficiente a distinguere il falso dal vero o dal verosimile. Chi non sa nulla di fisica è più facile che creda al terrapiattismo, chi non sa nulla del corpo umano è più facile che creda alle guarigioni miracolose, e chi non sa nulla di chimica confonde lo zucchero con la stevia.

Perché (dati riferiti al 2023):

- adulti con sola licenza media inferiore: 34,8%

- tra 25 e 64 anni, con diploma: 62,7% (media UE 79,3%}

- tra 25 e 34 anni, laureati: 30,6% (media UE 41%)

Ovvio che:

- il livello di istruzione italiano è molto ma molto basso;

- che le false informazioni erogate da Internet diminuiscono la quantità e la qualità delle conoscenze buone complessive;

- che ciò incide negativamente sulla nostra produttività, a parità di sforzo, e quindi sul valore del lavoro, e quindi sui salari percepiti; in un mondo globalizzato, se lo stesso numero di addetti alla stessa produzione, a parità di strumenti (es: linea di produzione) sforna 100 oggetti (auto, pentole, abiti, etc) in Italia e 125 in Germania, sarà normale una differenza, in proporzione, di salario; lo rivela anche la fuga di laureati dall'Italia verso altri paesi europei.

Pertanto -e concludo- credo che sia assolutamente indispensabile aumentare gli investimenti nel settore dell'istruzione, e trovare anche un sistema per combattere disinformazione e misinformazione in Internet (finanziamenti a fact-checkers indipendenti? Certificati, o premi, di attendibilità a siti che rispettino certe procedure (qualcosa come gli ISO 9000, 9001, 45001, 14001, etc etc)? Agli esperti trovare soluzioni.


Buon fine settimana 

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